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iCloud: che cos’è e come funziona su iPhone, iPad, Mac – Guida 2019

iCloud: che cos’è? Non hai chiaro di che cosa si tratti? Non sai se può davvero essere utile per il tuo iPhone, iPad o Mac? Allora sei capitato nel posto giusto.
Perché questa guida ti spiegherà nel dettaglio che cos’è iCloud, come funziona, a che cosa serve.
Alla fine sarai in grado di usare iCloud in modo consapevole e con profitto. Ma: che cosa troverai in questa guida dedicata a iCloud? Adesso te lo mostriamo!

iCloud e la (tua) Privacy
Che cos’è iCloud
I requisiti di iCloud
Apple ID : che cos’è
Attivare iCloud sul Mac
Attivare iCloud su iPhone
Sicurezza e Privacy su iCloud
Il sito iCloud.com
Il portachiavi iCloud
Il backup e il ripristino dei dati
La musica e iCloud
Gestire le foto
Attivare e usare la funzione In famiglia
Mail, Contatti e Calendario sul sito iCloud
La sincronizzazione dei documenti con iCloud Drive
Sincronizzare Segnalibri, Elenco lettura e Pannelli
L’app File e iCloud Drive
Trova il mio iPhone
Trova Amici


Come vedi, questa guida a iCloud 2019 è la più completa che troverai. Quindi: buona lettura!



iCloud e la (tua) Privacy

Prima di inoltrarci in questa guida a iCloud 2019, e spiegare che cos’è iCloud e come funziona su iPhone iPad e Mac, forse è il caso di chiedersi come sono trattati i nostri dati. Perché iCloud è un sistema, una tecnologia che gestisce eccome i nostri dati. 

Infatti i nostri dati viaggiano parecchio. Percorrono una bella distanza per poi approdare sui server di Apple. Questi dati sono sempre cifrati e restano tali anche quando sono conservati sui server di Apple. 

Non solo: la società di Cupertino ricorre alla codifica end-to-end per alcune informazioni sensibili, e questo significa che solo tu puoi accedere a esse. E “solo tu” significa quello: che nemmeno Apple può accedervi. Si tratta, in questo caso, dei dati relativi all’app Casa, Salute, al Portachiavi iCloud, ai dati di Siri, alle informazioni relative al pagamento, alle informazioni delle reti Wi-Fi e il Tempo di utilizzo (che per adesso riguarda solo l’iPhone).

Apple, in alcuni casi, ricorre però a server di terze parti (come Amazon, oppure Google); ma queste società non hanno le chiavi per decodificare (e quindi leggere) i tuoi dati archiviati sui loro server. Ma se desideri davvero saperne di più, meglio leggere la pagina (in italiano) che Apple mette a disposizione.

Poi, ci sono alcuni elementi da tenere in considerazione. Per esempio: se tu hai la pessima idea di non proteggere il tuo iPhone o iPad con Face ID, Touch ID, o un codice di blocco (e non proteggi il tuo Mac con FileVault): tutto questo poderoso sistema di difesa messo in piedi da Apple sarà inutile.

Se qualcuno riesce a carpire la tua password e non hai attivato l’autenticazione a 2 fattori o la verifica in 2 passaggi: tutto questo poderoso sistema di difesa messo in piedi da Apple sarà inutile.

Infine: se la Polizia postale, o chi per lei, si presenta con tanto di mandato firmato da un Procuratore della Repubblica Italiana, o un’agenzia governativa statunitense con tanto di mandato vogliono dare un’occhiata ai tuoi dati, Apple è naturalmente obbligata a battere i tacchi, rispondere: “Sissignore!” e fornire loro tutto quello che desiderano.

Detto questo: Apple non fa i soldi profilando gli utenti (come accade con Android, il sistema operativo creato da Google per questo scopo). Ma li fa vendendo i propri dispositivi (iPhone, AirPods, Apple Watch, Mac, iPad). Una simile pagina (in italiano tra l’altro), non mi pare che si possa leggere anche altrove.

Che cos’è iCloud

Con il termine “iCloud”, Apple si riferisce a un insieme di servizi che non stanno sul tuo Mac o iPhone; bensì sulla nuvola (cloud, appunto). Un po’ come succede con Dropbox, e altri servizi analoghi.
Una precisazione importante però: i dati e le informazioni che affidiamo al cloud non stanno sulle… nuvole. Si tratta infatti di una metafora per indicare che NON stanno fisicamente sul tuo dispositivo. Ma da qualche parte stanno, certo: sui server che Apple mette a disposizione. Lo scopo di tutto questo?

Lo scopo di iCloud è fare in modo che tutti i tuoi dispositivi (fissi o mobili) siano “collegati”, o meglio integrati gli uni con gli altri, e con essi anche dati e documenti.
Tutti noi abbiamo ormai più di un dispositivo: iCloud garantisce la sincronizzazione dei dati tra più apparecchi, senza dover ricorrere a cavi da collegare (come invece si faceva una volta, ricorrendo a iTunes). E soprattutto in maniera automatica. Infatti iCloud fa tutto questo o grazie il Wi-Fi, oppure grazie alla connessione del tuo operatore mobile.

iCloud non solo si preoccupa dell’integrazione e della sincronizzazione di dati e dispositivi però; perché Apple offre a tutti gli utenti (nella sua versione base iCloud è gratis), anche ulteriori servizi come: “Trova il mio Mac” (o “Trova il mio iPhone/iPad”). Oppure “Trova amici”. Potrai effettuare il backup dei tuoi dispositivi mobili sul cloud, ed effettuare il ripristino dei dati.

Questo in generale; e nel particolare? Che cosa permette di fare iCloud?

Per iniziare (perché da qualche parte bisogna pure iniziare, giusto?), abbiamo il sito iCloud.com. È accessibile da praticamente quasi tutti i navigatori Web e permette di consultare la posta elettronica, le foto e le Note, i Promemoria, i Contatti e i Calendari e pure i documenti di Pages, Numbers e Keynote (o di crearne uno ex novo). Si tratta di elementi che conosceremo da vicino nel resto di questa guida.

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La schermata del sito iCloud

E poi? Abbiamo detto che iCloud comprende “Trova il mio iPhone” e “Trova Amici”. La prima (vale anche per il Mac, e per l’iPad e iPod touch), permette all’utente di conoscere il luogo dove si trova il dispositivo. Per fare cosa? Per inizializzarlo da remoto (perché ce lo hanno rubato), oppure per impostare un codice di blocco (sempre meglio farlo prima che accadano queste spiacevoli situazioni). 

Invece “Trova Amici” consente di individuare i propri amici e di seguirne gli spostamenti e le mosse (ovviamente con il loro consenso!) ) o tramite il loro iPhone, o via Apple Watch serie 3 o superiore.

L’app File e iCloud Drive. Con iCloud Drive potrai archiviare sul cloud i tuoi file (di Pages, Numbers, Keynote, ma anche di app di terze parti). Per poi riaprirli, modificarli, erogarne le modifiche a tutti i tuoi dispositivi, fissi o mobili che siano. Ma anche crearne di nuovi.

La funzione denominata iCloud Backup: i dati personali presenti sul tuo dispositivo sono salvaguardati sui server di Apple tramite una connessione sicura. In modo da ripristinare il dispositivo in caso di necessità.

Sincronizzazione della cartella Documenti e Scrivania. La possibilità di sincronizzare, grazie a iCloud, la cartella “Documenti” e “Scrivania” del tuo Mac in modo da averle in seguito disponibili sugli altri tuoi dispositivi. In aggiunta a questo, quella di trasferire sui server di Apple (quando lo spazio sul disco rigido del Mac inizia a scarseggiare), proprio i file più vecchi, cancellandoli dal tuo computer. Per scaricarli se e quando ne avrai bisogno.

Sincronizzazione acquisti. Quando acquisti sui negozi Apple musica, film, ebook o ancora applicazioni, è grazie a iCloud che li ritroverai su tutti i tuoi dispositivi. Senza mai dover collegarli (per esempio) al Mac con un cavo e poi attendere pazientemente la sincronizzazione. Niente del genere: tutto viene erogato dai server di Cupertino ai tuoi dispositivi. È però fondamentale che su tutti i dispositivi siano collegati tramite il medesimo Apple ID.

E ricorda: ciò che hai comprato sui negozi online di Apple viene erogato all’istante a tutti i tuoi dispositivi, in maniera automatica, anche senza iCloud. E inoltre è sempre possibile scaricare di nuovo (senza alcun costo aggiuntivo ovviamente), i tuoi acquisti effettuati sui negozi Apple. Le app, i libri elettronici, i film o la musica: una volta comprati, li ritrovi sempre con te.

Il Portachiavi iCloud. Le password con il nome utente, ma anche gli estremi della tua carta di credito, sono salvate sulla nuvola di Apple, e poi condivise con gli altri dispositivi. Questa funzione inoltre suggerisce all’utente nuove e robuste password quando questi si iscrive a un nuovo servizio Web, o una rete sociale.

In famiglia: permette ai componenti di un nucleo familiare (sino a 6 persone) di collegare i loro account personali in modo da accedere agli elementi acquistati dagli altri; ma anche di condividere album foto, o calendari, e Promemoria. Inoltre per gli acquisti sui negozi di Apple (e solo sui negozi di Apple), sarà possibile usare una sola carta di credito, mentre per i minori è prevista una funzione che, prima di procedere con l’acquisto, chiede il permesso per completare l’acquisto al possessore della carta di credito. Senza il suo assenso, il minore non potrà acquistare nulla.

iCloud Foto. La libreria di iCloud Foto mantiene sincronizzate le immagini e i video su tutti i tuoi dispositivi. La funzione “Il mio streaming foto” invia le immagini (non i nuovi video però) presi con un dispositivo iOS (ma anche le foto importate dalla tua fotocamera sul Mac), alla nuvola di Apple, e da qui agli altri dispositivi.

Apple TV. Se possiedi un’Apple TV grazie a essa puoi accedere ai contenuti multimediali che hai acquistato col tuo Mac o iPhone (o iPad), ma anche accedere alla tua libreria Foto, Musica, e altro ancora.

Le Note, Promemoria, i Preferiti di Safari, i Contatti, il Calendario e Mail sono mantenuti sincronizzati proprio grazie a iCloud tra i differenti dispositivi, e si può accedere a essi anche con un navigatore Web che non sia Safari (Chrome per esempio). Ovviamente non è possibile però accedere ai Preferiti o a Elenco lettura di Safari da un altro browser. La funzione denominata “Mail Drop” consente l’invio di allegati di grandi dimensione, proprio grazie a iCloud.

Siri e l’app Salute. Grazie a macOS High Sierra potrai sincronizzare su tutti i tuoi dispositivi non solo i dati dell’app Salute (disponibile solo su iPhone, per ora), ma anche l’assistente vocale Siri. Ti chiedi a che serve iCloud per Siri? Se lo usi, lui impara da te e più lo usi, più impara; queste “lezioni di apprendimento”, grazie ad iCloud, non resteranno rinchiuse su un solo dispositivo (per esempio l’iPhone), ma saranno erogate anche agli altri dispositivi (l’iPad e il Mac).

Universal Clipboard (o Appunti Condivisi). Puoi copiare (ma anche tagliare) e incollare elementi tra diversi dispositivi (purché tu sia collegato a iCloud con il medesimo account). 

Messaggi. È con iOS 11 e High Sierra che iCloud sincronizza le tue conversazioni effettuate con l’app Messaggi su tutti i tuoi dispositivi. In realtà è una funzione solo annunciata, per ora, da Apple.

Torna al mio Mac. Per condividere file e schermo di un Mac da un Mac remoto. Ma attenzione: è disponibile solo per High Sierra o versioni precedenti. Mojave ha pensionato questa funzione.

I requisiti di iCloud

Ecco i requisiti di iCloud.
Se possiedi un iPhone, un iPad o un iPad touch questi dispositivi devono avere:

  1. iOS 13;
  2. iWork per iOS (almeno Pages 2.5 o superiore; Keynote 2.5 o superiore; Numbers 2.5 o superiore. Se non sono già presenti sul tuo dispositivo mobile, potrai scaricarle tutte o in parte dall’App Store).

Per il Mac:

  1. Catalina; 
  2. Safari 9.1 o superiore; Firefox 45 o superiore; Google Chrome 54 o superiore;
  3. iTunes 12.7;
  4. iWork per Mac (Pages 5.5 o superiore; Numbers 3.5 o superiore; Keynote 6.6 o superiore. Ricorda che se non sono già incluse nel tuo Mac, le potrai scaricare tutte oppure in parte dall’App Store);

Per l’Apple TV:

  1. Software per l’Apple TV 11.0 o superiore;

Per il PC:

  1. iTunes 12.7;
  2. iCloud per Windows 7;
  3. Microsoft Windows 10;
  4. Outlook 2010 o Outlook 2016 (attenzione: Outlook 2010 Personal Edition NON è supportato);
  5. Microsoft Edge, Firefox 45 o successivo; Google Chrome 54 o superiore.

Bene. 

Mica tanto. Perché ci sono tutta una serie di requisiti minimi per le diverse funzioni. Per esempio il backup richiede “solo” iOS 5; “In famiglia”: iOS 8; “Trova il mio iPhone”: iOS 5 e iOS 6; il Portachiavi: iOS 8.4.1. 

Meglio allora andare a dare un’occhiata alla pagina in italiano di Apple che elenca, con precisione, tutto quello che desideri sapere.
Tutto questo però ha bisogno (per funzionare) di un elemento-chiave: l’Apple ID. È lui che ti permette di usare con profitto proprio iCloud.
Andiamo a conoscerlo.

Apple ID: che cos’è

Tutto ha inizio con l’Apple ID (o ID Apple, come preferisci).

Questo Apple ID permette a iCloud (e non solo), di stabilire con certezza che sei tu a usare quel dispositivo, e quel servizio. È gratis, e se possiedi un indirizzo email che termina in @mac.com; @me.com; @icloud.com: quello è il tuo Apple ID. Esatto: l’Apple ID ormai è un indirizzo mail. E ricorda: non c’è differenza tra @mac.com; @me.com o @icloud.com.

Se usi un indirizzo mail diverso da quelli indicati in precedenza, ma con quello effettui i tuoi acquisti sui negozi di Apple; oppure lo usi per uno qualunque dei servizi della società di Cupertino: ebbene quello è il tuo Apple ID. 

Non ne sei certo? Vai su questa pagina Web in italiano di Apple e verifica.

Di solito funziona così: tu sei Sempronio e crei il tuo Apple ID: sempronio@me.com. Ovviamente questo indirizzo di posta elettronica (che è l’Apple ID, lo riscrivo), ha anche bisogno di una buona password. Molto bene.
Con quell’Apple ID compri musica, app (per Apple anche scaricare gratis un’app equivale a un acquisto), ebook, film; e soprattutto puoi attivare iCloud, ma non è obbligatorio.
Perché tu puoi usare il tuo Apple ID per gli acquisti e ignorare tranquillamente iCloud. Certo: perderesti la possibilità di attivare e utilizzare “Trova il mio iPhone”, spesso fondamentale per recuperare il tuo dispositivo mobile in caso di smarrimento o furto (sì: è successo).

Apple si attende che un Apple ID sia unico e personale; be’, diciamo che lo spera. Ma le cose non sono mai così semplici, a questo mondo.

Per esempio: se acquisti ebook o musica con un preciso Apple ID, l’acquisto apparterà per sempre a quell’Apple ID e non potrai trasferirlo a un altro. Né è possibile unire due Apple ID differenti; almeno per adesso.
Nessun problema se si tratta di copiare dati, come mail o note, da un account Apple ID a un altro. Ma (lo riscrivo), non vale per gli acquisti. Gli acquisti (lo riscrivo) appartengono solo a quell’Apple ID che li ha effettuati.

Per uscire da questo vicolo cieco Apple si è inventata la funzione “In famiglia”: le persone (per un massimo di 6), hanno ciascuna il loro Apple ID, ma siccome sono collegate a una (colui o colei che attiva la funzione, e che mette a disposizione la sua carta di credito per gli acquisti), tutti hanno accesso agli acquisti effettuati da altri con quella carta di credito.
Ma è una soluzione buona per tutti? Se si ha una famiglia: sì. Altrimenti: no.

Certo: i negozi online di Apple permettono di passare da un Apple ID a un altro: prima devi effettuare il logout (quindi: uscire dall’account con cui stai effettuando le operazioni), e poi effettui il login (quindi: rientri con un altro Apple ID, di cui ovviamente devi conoscere la password). No, non è possibile usare contemporaneamente due Apple ID. Questo passare da un Apple ID a un altro non comporta nessuna perdita di dati o acquisti. 

Adesso indicherò alcune situazioni concrete, e quale potrebbe l’Apple ID da usare per attivare l’account iCloud. Cominciamo?

  1. Non hai nessun Apple ID. Lo puoi creare in molti modi: andando sul sito di Apple. Oppure su Mac lancia le Preferenze di Sistema > iCloud e segui la procedura passo passo. O ancora: su un dispositivo iOS apri Impostazioni > iCloud quindi Crea nuovo Apple ID e procedi. Potrai usare iCloud e i suoi servizi proprio con quel solo Apple ID
  2. Un solo Apple ID, personale. Bene. Usalo per attivare iCloud, non c’è nulla di più semplice
  3. Un solo Apple ID, che condividi con un’altra persona. È meglio crearne uno solo per sé, quindi personale. Una volta espletata questa operazione, userai questo per attivare iCloud e i suoi servizi. Dopo che avrai completato questa operazione, vai nelle Preferenze di Sistema > Account Internet e aggiungi l’account condiviso come “secondario”
  4. Diversi Apple ID, personali. Innanzitutto, devi scegliere tra i diversi Apple ID che hai, tutti personali, quale deve essere quello davvero personale: il principale insomma. Come? Guarda quali e soprattutto quanti dati gestisce. L’Apple ID che ne ha di più sarà il candidato perfetto da usare per attivare iCloud. E gli altri? Vai nelle Preferenze di Sistema > Account Internet e fai in modo di aggiungere gli altri account iCloud come secondari. C’è da tenere presente questo però. Un account iCloud secondario può essere usato su un dispositivo solo per una serie di precise funzioni: mail, Promemoria, Note, Calendari e Contatti. Il resto, vale a dire iCloud Portachiavi, Trova il mio Mac, iCloud Drive, iCloud Foto, sono servizi ai quali potrai accedere solo con quello personale.
  5. Diversi Apple ID ma nessun account iCloud. Qui abbiamo una situazione simile alla precedente: scegli l’Apple ID con il quale hai effettuato più acquisti. Sarà questo che userai per attivare l’account iCloud.

Una veloce precisazione.
Lo spazio di iCloud sui server di Apple è gratuito per tutti gli utenti che lo attivano, ma è di soli 5 GB. Se non ti basta, Apple sarà ben felice di vendertene di più. Il prezzo è molto interessante. Infatti 50 GB costano solo 99 centesimi di euro al mese. Per acquistarne di più su Mac vai in Preferenze di Sistema > iCloud e clicca sul pulsante in basso a destra che dice “Gestisci”. E a quel punto non ti resta che selezionare il piano e procedere col pagamento. 
Su iOS: Impostazioni, in alto tocca il tuo avatar, quindi iCloud > Gestisci spazio > Cambia piano. Scegli l’abbonamento che preferisci e tocca in alto a destra “Acquista” per completare l’acquisto.

Rammenta questo però: tutti gli acquisti effettuati sui negozi online di Apple non vanno a incidere sullo spazio di 5 GB (o su quello che sceglierai acquistandone di più), poiché tutto questo materiale riposa già sui server di Cupertino. Mi riferisco quindi ai film, ai libri elettronici, alla musica e alle app. Gli allegati inviati con Mail Drop sono anch’essi esclusi dal conteggio, così come le foto condivise con la funzione Album condivisi, e quelle che fanno parte de “Il mio streaming foto”.

Quello che invece va a incidere sulla quantità di spazio su iCloud è… tutto il resto. Gli allegati inviati senza Mail Drop, i backup dei tuoi dispositivi mobili; i file conservati in iCloud Drive, e le immagini presenti nella libreria di iCloud Foto.

Attivare iCloud su Mac

Prima di procedere con l’attivazione di iCloud sul tuo Mac (portatile o fisso che sia), assicurati che sia aggiornato. Se non lo è, scarica tutti gli aggiornamenti disponibili e solo dopo, continua.
È tutto aggiornato, adesso? Possiamo procedere e attivare iCloud su Mac.

Lancia le Preferenze di Sistema e clicca su iCloud. Inserisci il tuo Apple ID, la password; premi “Accedi”. Leggi i termini del servizio proposti da Apple, e accettali (o non potrai impostare nulla).

Ti sarà proposto di attivare una serie di servizi collegati a iCloud: i contatti, i calendari, i promemoria, le note, i segnalibri, i documenti e le password. Come spiega Apple stessa, saranno caricati sui server di Apple, archiviati ed erogati agli altri dispositivi. Non dovrai (per esempio), ricordarti le password dei tuoi servizi: con iCloud le avrai sempre “a portata di mano”, e ci penserà Safari a inserire password e nome utente nei campi di testo al tuo posto. Potrai attivare anche la funzione Trova il mio Mac: metti il segno di spunta e clicca “Avanti”.

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Attivare i servizi di iCloud

Se in futuro vorrai disattivare qualcosa (o attivare qualcosa che in precedenza non avevi attivato), nessun problema. Basterà entrare nel pannello iCloud delle Preferenze di Sistema del Mac e mettere, o togliere, il segno di spunta alla voce che desideri attivare, o spegnere.

Alla fine quello che dovresti vedere dovrebbe assomigliare a qualcosa del genere.

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I servizi attivati

La funzione che archivia le cartelle Documenti e Scrivania su iCloud non si attiva automaticamente; ma solo dopo che avrai premuto “Opzioni” accanto alla voce iCloud Drive, e messo il segno di spunta.

Ma fai attenzione: va a incidere, eccome, sui 5 GB di spazio che hai (gratis), a disposizione. Quindi è bene, prima di mettere il segno di spunta (ammesso che tu lo voglia fare), acquistare più spazio. Parleremo nel dettaglio di questa funzione perché merita qualche parola in più; ma più avanti. 

In questo pannello chiamato “Documenti”, potrai, come vedi nell’immagine precedente, mettere o togliere il segno di spunta per decidere quali app possono o non possono usare il cloud di Apple come archivio. In questo modo però (cioè: se metti il segno di spunta), quei documenti saranno sempre con te. Basterà avere una connessione alla Rete, e un dispositivo per aprirli, modificarli; ma potrai anche crearne uno ex novo e poi averlo sempre con sé.

La funzione del Portachiavi richiede ulteriori passaggi per essere attivata, e la vedremo anch’essa più avanti.

Vuoi rimuovere l’account iCloud dal tuo Mac? Preferenze di Sistema > iCloud e nella colonna laterale sinistra premi il pulsante “Esci”, in basso.

Vuoi spegnere la funzione: Trova il mio Mac? Preferenze di Sistema > iCloud e togli il segno di spunta dalla voce corrispondente. Su un dispositivo iOS la procedura è simile: Impostazioni > iCloud > Backup e spegni la funzione.

Attivare iCloud su iPhone

Vediamo come si procede per attivare iCloud su un dispositivo iOS

Come abbiamo visto in precedenza sul Mac, prima di tutto accertati che il sistema operativo mobile sia aggiornato. Impostazioni > Generali > Aggiornamento Software. Se c’è qualcosa da scaricare, scaricalo.

Tocca Impostazioni > iCloud e riempi i campi di testo con Apple ID e password, e procedi. Il sistema ti avviserà che iCloud intende usare la tua posizione per il servizio Trova il mio iPhone; accetta e procedi. Altrimenti… Non sarà possibile scovare il proprio dispositivo mobile in caso di furto o smarrimento. Funziona davvero

Sì; certo, ma non è infallibile. 

Se per esempio il dispositivo ti viene rubato, poi spento e riacceso dopo due settimane in qualche parte dell’Africa, sapere dove si trova non cambierà molto: sarà perso per sempre e potrai comunque inizializzarlo da remoto. Se non lo hai già fatto in precedenza. Ma spesso certi furti si sono risolti bene proprio grazie a questa funzione.

Come su Mac, dopo che tutto sarà stato attivato, vedrai una lista di servizi da attivare o disattivare con un semplice tocco. Non ci sarà da fare altro. In alto avrai l’indicazione di quanto spazio hai libero sulla nuvola di Apple, quanto occupato e da che cosa. “Gestisci spazio” permette di acquistarne altro.

Qui troverai anche l’app Salute che se l’attiverai, userà iCloud per conservare e mantenere sincronizzati i dati, per poi erogarli a un eventuale altro iPhone (magari ne hai più di uno). Anche l’app Wallet che, come quella chiamata Salute è solo per iPhone, permette di archiviare e conservare i dati relativi ai biglietti ferroviari, per esempio. Per poi erogarli a un altro iPhone (se ne possiedi un altro).

Siri, l’assistente vocale di iOS, lo trovi anche qui. Siccome è un’app che apprende, quello che apprende soprattutto sull’iPhone (magari lo usi di più sullo smartphone…), lo “trasferisce” anche agli altri dispositivi, mobili o fissi che siano.

Anche su iOS la procedura di attivazione del Portachiavi richiede qualche passaggio in più, e presto vedremo come fare. Puoi anche scegliere se attivare o meno iCloud Drive e soprattutto, una volta che sarai “dentro”, decidere quali app possono appoggiarsi a questa funzione. In alto, c’è il pulsante per disattivare proprio iCloud Drive.
Pure le funzioni relative alle foto come “Album condivisi” e “Il mio streaming foto”, e la libreria, devono essere attivate a mano. Ne parlerò più avanti.

Preferisci rimuovere iCloud dal tuo dispositivo mobile? Impostazioni > iCloud scorri fino in fondo e tocca il comando in rosso “Esci”.

Vuoi spegnere “Trova il mio iPhone” (oppure “Trova il mio iPad”)? Impostazioni > iCloud > Backup e spegni la funzione.

Sicurezza e Privacy con iCloud

Avrai compreso come iCloud e tutti i servizi collegati a esso, abbiano a che fare con la nostra sicurezza e privacy. Sulla nuvola di Apple infatti sono conservate importanti parti di noi: documenti, file, foto, video. Quando si leggono notizie di attacchi informatici, pirateria e furti di dati, spesso non si tiene nel dovuto conto la responsabilità dell’utente. Basterebbe adottare una serie di ottime strategie per mettersi al riparo da tanti rischi.

La chiave di iCloud, oltre al nome utente, è la password: che deve essere ottima. Scegliere la password di un servizio come iCloud deve prendere tempo, perché è qualcosa di importante e serio. Qualche dritta sempre utile da ribadire.

  • Una sola password per un solo servizio. Quando decidi la password di iCloud, che sia solo per iCloud. Nel senso che non la devi usare MAI per altri servizi. Punto. Il motivo mi pare ovvio: se una password è comune a più siti, a essere compromesso (in caso di furto di quella password da parte di un pirata informatico) non sarà solo la privacy e la sicurezza di un sito o servizio, ma di più siti. Una situazione catastrofica. Molte persone invece preferiscono adottare questa “sciagurata” strategia: una password per più siti o servizi. Non lo devi fare mai
  • Una password lunga. Dove per lunga si intende una password di almeno di 12 lettere. È il minimo, e molto presto non basterà nemmeno questa lunghezza. Al suo interno sia maiuscole che minuscole, almeno un numero, almeno un segno di interpunzione. E deve essere una password casuale
  • Usa un generatore di password. È vero: iCloud Portachiavi suggerisce password nel momento del bisogno, ma è bene avere un’app di terze parti che lo faccia per noi. Perché? Perché iCloud Portachiavi ha dei limiti che vedremo al momento opportuno. Tra i generatori di password segnalo LastPass (gratuito), e 1Password (a pagamento però)

Io continuo a consigliare questo modo di agire: alcune password le devi mandare a memoria, e quella di iCloud fa parte di quelle che devi essere in grado di ricordare sempre. In ogni circostanza.

Per tutte le altre, che come sai sono davvero tante, meglio rivolgersi a un generatore/gestore di password. Ci penserà lui a conservarle al sicuro, e a fornirtene di nuove quando ne avrai bisogno.

Queste sono le regole base per le password, tutte le password in realtà; ma è un mondo difficile, diceva qualcuno. 

Per questa ragione Apple ha messo in campo misure ulteriori per evitare il furto e l’utilizzo delle password degli utenti. Ecco perché per rafforzare la sicurezza ci sono la Verifica in due passaggi; oppure l’Autenticazione a due fattori. Quest’ultima però richiede OS X 10.11 El Capitan o successivi, e iOS 9 o successivo (e non puoi usarle entrambe: o l’una, o l’altra). Le vedremo nel dettaglio. Purtroppo non sono procedure da attivare obbligatoriamente: sono affidate al “buonsenso” dell’utente.

Verifica in due passaggi. Una volta che è stata attivata, quando tenterai di cambiare password al tuo account iCloud; o di effettuare un acquisto sui negozi Apple da un dispositivo sconosciuto o nuovo; o ancora quando ti collegherai al sito icloud.com; ti sarà inviato, dopo che avrai digitato password e Apple ID, un codice numerico da digitare. Come? Via SMS. Solo dopo che questo sarà stato immesso potrai procedere.

Autenticazione a due fattori. Più sicura di quella precedente, e se hai iOS 11 o macOS High Sierra o superiori potrai usare solo l’autenticazione a due fattori (non potrai ricorrere alla verifica in due passaggi). Ma le vedremo brevemente entrambe.

Vediamo come attivare la verifica in due passaggi. Vai sul sito Apple a questo indirizzo.

Inserisci Apple ID e password, come al solito. Nella pagina seguente, individua la sezione che recita: “Sicurezza”. Lì troverai ad attenderti la verifica in due passaggi, da attivare. Tu devi fornire almeno un dispositivo in grado di ricevere gli SMS (niente Skype quindi e nemmeno telefono fisso). Completata questo fase, Apple ti invierà anche un codice di recupero di 14 cifre da conservare in un posto sicuro. Questo codice ti sarà utile qualora tu perda il tuo dispositivo, oppure dimenticassi la password. 

Apple mette a disposizione una pagina in italiano per spiegare tutto nei dettagli.

E poi che cosa accadrà? Quello che accadrà è legato a una serie di azioni da parte tua, e che ho già accennato in precedenza. Essa si attiverà quando:

  • effettui un acquisto sui negozi online di Apple (App Store; iBooks Store, iTunes), da un Mac o dispositivo iOS per la prima volta, in quanto nuovi di zecca
  • contatti Apple per ottenere aiuto dal supporto a proposito del tuo Apple ID
  • ti colleghi al sito iCloud.com (ma potrai mettere il segno di spunta alla voce “Vuoi autorizzare questo browser?” in modo che la prossima volta che ti collegherai al sito, con quel navigatore Web e da quella medesima macchina, non ti sarà richiesto il codice di verifica)
  • ti colleghi a iCloud per la prima volta da un nuovo dispositivo Apple (Mac o iOS che sia)
  • ti colleghi al sito appleid.apple.com (https://appleid.apple.com/#!&page=signin) per effettuare modifiche, come per esempio cambiare la password

A questo punto, dopo che avrai inserito Apple ID e password apparirà la lista dei dispositivi affidabili (li avrai inseriti tu in precedenza, quando hai attivato questa funzione), al quale Apple invierà l’SMS. Se il dispositivo è protetto da un codice di sblocco (lo spero), apparirà un avviso per chiedere la rimozione del codice di blocco in modo che tu possa vedere il codice inviato da Apple.

Inserisci il codice che apparirà sul dispositivo scelto, e potrai procedere. La prima volta che farai questo, via mail ti sarà recapitato un messaggio da parte di Apple per avvisarti che qualcuno (con forte probabilità: tu stesso) ha usato questa procedura.

Vediamo come attivare l’autenticazione a due fattori.

Vai sul Mac, lancia le Preferenze di Sistema, > iCloud e premi nella colonna a sinistra “Dettagli account”. Entra nel pannello “Sicurezza” e inserisci la password e premi “Continua”. Premi «Abilita l’autenticazione a due fattori».

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Abilita autenticazione a 2 fattori

Scenderà una finestra che ti chiederà ancora una volta se vuoi procedere. Premi «Continua».

Dovrai inserire il numero del tuo cellulare, e scegliere se la verifica avverrà con una telefonata o con un messaggio di testo.

Apple ti invierà un codice da inserire in modo da attivare questa procedura. Seguirà l’invio di una mail che ti comunicherà l’attivazione dell’autenticazione a due fattori.

Cosa succederà d’ora in poi? 

Se ti colleghi al sito appleid.apple.com, oppure ti colleghi a esso da un nuovo dispositivo, dovrai inserire, come sempre, Apple ID e password. Quindi Apple ti invierà un codice di sei cifre al  dispositivo scelto come affidabile.

Per saperne di più, vai a questa pagina del sito Apple.

C’è da aggiungere ancora qualcosa in verità. Infatti l’attivazione dell’Autenticazione a due fattori impone una procedura in più da applicare ad applicazioni di terze parti che devono accedere ad alcuni servizi del tuo account iCloud. Che significa? 

Se per la gestione della tua posta elettronica usi Outlook, oppure per i tuoi eventi o appuntamenti ti affidi a BusyCal, o ad altre applicazioni di terze parti per il Calendario: sappi che per farle funzionare dovrai digitare una password specifica e unica per quella sola applicazione, e inserire quella solo, quando ti sarà richiesta. Infatti, inserire quella del produttore dell’app, o quella del tuo account iCloud non funzionerà. Nulla di complicato, in realtà.

Lancia l’applicazione che desideri connettere al tuo account iCloud, e spostati nelle Preferenze, dove troverai ad attenderti due campi di testo. Quello del tuo Apple ID, e quello per la password.

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Login dell’app

Vai sul sito appleid.apple.com e dopo la solita procedura entra e spostati nella sezione “Sicurezza”. Qui premi “Genera password” sotto la scritta “Password specifiche per le app”. Inserisci un nome per identificare la password (magari il nome dell’app?), e premi “Crea”.

Apparirà la password. Copiala, e incollala nel campo di testo dell’app. Non dovrai fare null’altro. Riceverai una mail da Apple che ti avviserà di quanto accaduto. Solo in questo modo potrai far “lavorare” l’app di terze parti con iCloud.

Che cosa fare però quando il tuo dispositivo risulta rubato oppure è perduto? Dovrai ovviamente revocare il permesso di accedere a quella specifica app: in quale modo?

Vai sul sito appleid.apple.com; entra e vai nella sezione “Sicurezza”. Qui premi il comando “Modifica”. Nell’elenco delle password che apparirà, vedrai accanto a ciascuna una “x”: premila. In questo modo revocherai il permesso di accedere a quella app.

Alcune raccomandazioni importanti.

Proteggi i tuoi dispositivi iOS, sempre. Apple mette a disposizioni tecnologie efficaci: Face ID, oppure il Touch ID e, sugli iPhone più anziani, il codice di sblocco. Qualunque sia il tuo iPhone, o iPad, attiva una di queste forme di protezione.
Lo stesso vale per il Mac (portatile o fisso che sia), ma il Mac fornisce, in aggiunta alla password di login, anche la funzione chiamata FileVault. Questa permette di cifrare l’intero contenuto del disco di avvio, dove tu conservi tutti i tuoi file e i documenti. L’accesso a esso sarà possibile solo grazie alla password. Niente password? Niente accesso. Proteggere i tuoi dispositivi significa rendere la vita del ladro molto più difficile, perché di fatto avrà difficoltà ad accedere ai tuoi dati (carte di credito); ma anche a rivendere il dispositivo.

Se per qualunque ragione non ti fidi di iCloud, ricorda che tu potrai effettuare il backup dei dati dei tuoi dispositivi iOS sul tuo Mac o PC usando iTunes. In questo modo tutto sarà conservato sul computer e sarà sempre a portata di clic. È sufficiente collegare il dispositivo al computer col cavo USB, lanciare iTunes, selezionare il dispositivo. Nella barra laterale di iTunes clicca su “Riepilogo” e seleziona “Questo computer”.

Il backup, se lo desideri, il backup può essere protetto con una password che devi indicare tu (la password potrà anche essere salvata dentro il Portachiavi).

Infine, meglio disattivare la sincronizzazione di certi dati, per esempio le foto. Se scatti foto “intime”, è bene disattivare la sincronizzazione di Foto. Su iOS vai in Impostazioni > iCloud e qui trovi la Libreria (Foto di iCloud); Il mio streaming foto e gli Album condivisi. Disattiva tutto.
Su Mac: Preferenze di sistema > iCloud > Foto, e anche in questo caso, disattiva.

Il sito iCloud.com

Il sito icloud.com (icloud.com) è raggiungibile con Safari, ma pure con Chrome e Firefox.  Inserisci Apple ID, password, metti il segno di spunta alla voce che ricorda la possibilità di “conservare” sempre l’Apple ID (in modo da evitare di doverlo scrivere ogni volta), ed entra. Ad accoglierci un insieme di icone relative ad applicazioni: Mail, Foto, Note, Promemoria, eccetera eccetera. Perché il sito presenta la versione Web (si chiamano infatti “Web app”) delle app presenti su iOS e Mac.

Quando sei dentro a una qualunque di queste app, per tornare alla schermata che racchiude tutte le app devi spostarti in alto a sinistra. Qui o clicchi l’icona dell’app che vuoi usare, oppure clicchi su quella chiamata “Launchpad” per tornare ad averle tutte a disposizione.

sito-icloud
Dentro il sito icloud

A destra in alto invece, ecco l’icona col punto interrogativo che lancia l’Aiuto, contenuto in una finestra indipendente e completamente in italiano. Accanto, l’icona con il tuo avatar che contiene due comandi: Esci e Impostazioni iCloud. 

L’app Mail assomiglia abbastanza a quella che trovi sul Mac, per esempio. A sinistra la colonna che raccoglie l’elenco della caselle di posta elettronica. Per nasconderle, clicca sulla freccia che trovi sotto il campo di testo dedicato alla ricerca.

Per aggiungere cartelle, clicca sul segno di addizione presente nella colonna accanto a “Cartelle”. Selezionando una casella, ecco apparire ciò che contiene (le mail presenti, probabilmente). Un clic sulla mail e questa appare nella sua interezza al centro della finestra. In alto, i pulsanti per cestinare, contrassegnare, rispondere o inoltrare, archiviare o ancora scrivere una nuova mail. Come su Mac, Mail iCloud sa riconoscere se la mail proviene da una mailing list, e offre il comando per annullare l’iscrizione. Non può certo mancare la funzione di ricerca.

A questa pagina di Apple, in italiano, ci sono le scorciatoie di Mail iCloud.

Nella colonna laterale, in basso a sinistra, l’ingranaggio segnala le Preferenze: contiene le preferenze, il comando per svuotare il cestino, quello per le Regole, per stampare la mail selezionata (o le mail), e per cancellare le cartelle selezionate.  

All’interno del pannello “Composizione”, ecco il comando per abilitare la funzione Mail Drop (per l’invio di allegati davvero pesanti). 

pannello-composizione-mail
Pannello composizione icloud mail

Ecco invece una funzione che pochi conoscono: Mail permette di creare (nel pannello Account), sino a tre indirizzi mail alias che rimanderanno al tuo vero indirizzo. Che resterà sicuro e protetto dalla posta indesiderata. Per attivarli, spostati nel pannello Account delle preferenze. Il bello di questa soluzione è che gli indirizzi mail alias possono essere “spenti” quando non ci servono più, per poi essere riattivati mettendo un semplice segno di spunta. Ogni alias ha diritto a un nome (o meglio: etichetta); un colore; il nome. Ed è possibile eliminarlo (elimini l’alias, non il tuo account!).

Mail iCloud permette di creare delle regole per i messaggi in entrata. Non sono potenti come certe soluzioni di terze parti, ma si dimostrano efficaci.

È presente anche un pannello dedicato alle ferie. Se si è assenti (per ferie, appunto), qui potrai inserire un messaggio che sarà inviato automaticamente: quando? Il periodo di assenza dovrà essere indicato nei due campi di testo “Data inizio” e “Data fine”.

L’app Contatti iCloud adesso: le preferenze sono ridotte (un pannello Generale diviso in due sezioni).

app-contatti
contatti iCloud

Per creare un nuovo contatto, oppure un nuovo gruppo, è sufficiente premere il segno dell’addizione in basso a sinistra.

L’ingranaggio a sinistra in basso contiene una serie di comandi per esportare o importare vCard; per stampare o eliminare; aggiornare i contatti e poco altro ancora.

Calendario iCloud. Fa le medesime cose dell’app su Mac: inserisce appuntamenti ed eventi, e altro. Ogni calendario ha accanto un’icona che ne permette la condivisione, e può essere sia pubblico che privato.

condivisione calendario
Condivisione calendario

Le preferenze, che come sempre appaiono dopo aver premuto l’icona dell’ingranaggio a sinistra in basso, hanno due pannelli: Generale e Avanzate. Per nascondere o mostrare la colonna laterale premi il pulsante alla base della finestra; accanto ci sono quelli per modificare la vista, e quello per mostrare le notifiche.

Foto. Qui trovi le foto contenute dentro la libreria Foto iCloud (foto: ma anche i video). Cosa puoi fare con la versione iCloud di Foto? Buona parte delle funzioni disponibili sono racchiuse nella barra in alto a destra.

Caricare nuove foto (che siano in formato JPEG; ma rammenta che i video non li puoi caricare attraverso l’app Web Foto); inserire per ciascuna di esse un titolo. Contrassegnare i tuoi scatti come preferiti. O scaricare immagini, eliminarle, o aggiungerle a un album.

Vediamo iCloud Drive. Qui trovi le cartelle e i file contenuti all’interno della cartella iCloud Drive (presente sul tuo Mac; ma anche del tuo dispositivo iOS). La barra superiore contiene i comandi per effettuare certi compiti, come per esempio creare nuove cartelle, eliminarne, cancellare file, caricarli o scaricarli sul tuo Mac. Ma anche creare una mail con il file selezionato e inviarlo senza abbandonare l’applicazione. Le app possono anche essere di terze parti, non solo quelle di Apple.

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iCloud Drive

L’applicazione Note: se usi quella su Mac o iOS c’è poco da aggiungere. Qui trovi infatti la sua copia. Puoi creare ex-novo una o più note, modificare quelle esistenti, scegliere uno dei diversi stili proposti da applicare al testo, o creare un elenco di controllo. Anche eliminare le note e condividere la nota con amici o collaboratori. Tutti questi comandi si trovano nella barra in alto della Web app.

app-note-icloud
web app note iCloud

L’app Promemoria: anche qui non c’è molto da scrivere. Ciascun promemoria può essere condiviso: basta un banale clic.

Ci sono infine le tre applicazioni iWork: Pages (il programma di videoscrittura); Keynote (per le presentazioni); e infine Numbers dedicato ai fogli di calcolo. 

Non importa su quale dispositivo ti trovi: basta che sia un Mac o un iPad o ancora iPhone, e potrai collaborare in Keynote, Numbers o Pages con i tuoi colleghi.

Nella parte superiore è sempre presente una barra (praticamente identica per tutte e 3 le applicazioni), per creare un nuovo elemento o una nuova cartella, condividerlo, eliminarlo.

Passiamo a News Publisher. È in beta da un po’ (almeno in Europa). L’idea è di proporre a blogger ed editori questo strumento per creare e condividere i loro contenuti all’interno dell’app News.

Trova i miei amici. Quando clicchi sulla sua icona, all’istante ti sarà richiesto il permesso di conoscere il luogo dove ti trovi: un elemento essenziale perché anche gli altri (gli amici) sappiano dove ti trovi. Inutile ricordare che deve essere attivato il collegamento Wi-Fi, perché se sei collegato alla Rete col cavo apparirà l’avviso che non è stato possibile determinare la tua posizione.

Manca tuttavia la possibilità di ricevere le notifiche sul Mac. Su iOS è invece è sempre possibile, quando si lascia oppure si arriva in un luogo, ricevere (o inviare) delle notifiche agli amici.

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iCloud web app trova i miei amici

L’app forse più importante, quella che a mio parere, vale l’attivazione di iCloud: Trova il mio iPhone. Ne parlerò più avanti.

Infine ci sono le Impostazioni. Qui troviamo un mucchio di informazioni interessanti, ma spesso l’utente non ne è consapevole. Per esempio, possiamo modificare il nostro avatar (o immagine); gestire l’Apple ID. Verificare lo spazio di archiviazione ancora disponibile.

Nella sezione “I miei dispositivi” abbiamo l’elenco dei dispositivi in nostro possesso. Ciascuno di essi, alla base, ha un link per conoscere informazioni quali il numero seriale o IMEI (parzialmente nascosti però), oltre a fornire il link per accedere alla pagina di aiuto Apple (in italiano), quando accade che un dispositivo è stato rubato, perso o venduto.

In basso, la sezione “In famiglia” con la lista delle persone che ne fanno parte, oltre all’organizzatore.

Ancora più in basso c’è la sezione “Avanzate”. Qui ci sono dei comandi per ripristinare i file; i contatti; i segnalibri di Safari; calendari e promemoria. Quando li elimini, essi sono tolti dalla tua vista, ma per 30 giorni potrai ancora recuperarli: venendo anche qui, per esempio! Solo dopo questa data saranno cancellati definitivamente. Ricordo (ma Apple stessa lo scrive), che “ripristinare” vuol dire sostituire quello che c’è, con quello che c’era.

Il portachiavi iCloud

Un altro punto forte dell’offerta cloud di Apple, accanto a “Trova il mio iPhone”, è di certo il Portachiavi iCloud. Che cos’è? Che cosa fa? Adesso andiamo a scoprirlo.
È perfettamente integrato con iOS e macOS (e questo è anche un suo limite, perché in realtà è integrato solo con… Safari); genera password efficaci e robuste. Quelle nuove le eroga a tutti i dispositivi, e lo stesso accade quando decidi di modificarne una. E le conserva al sicuro. Magnifico, sì.

Non solo: quando plani su un sito che richiede la password, ci penserà il Portachiavi a riempire i campi di testo al posto tuo.

Qualcosa del genere accade anche se devi acquistare qualcosa su qualche sito Web: gli estremi della carta di credito (ma non il codice CVV, purtroppo), sarà il Portachiavi iCloud a fornirli, senza che tu ti debba scomodare troppo.

Da non scordare questo. Se all’interno dell’applicazione “Anteprima” di macOS hai provveduto a inserire la tua firma (in modo da aggiungerla con un clic ai documenti in PDF), questa sarà erogata sugli altri Mac. Una bella comodità che ci viene fornita solo se la funzione iCloud Portachiavi è attivata. Ma anche SMS e Messaggi sono sincronizzati su tutti i tuoi dispositivi solo se il Portachiavi iCloud è stato attivato.

Infine, ricorda che le impostazioni relative a Twitter, Facebook, e altro ancora, sono sincronizzate e sempre erogate su tutti i dispositivi che possiedi (ma sempre e solo se il Portachiavi iCloud è stato impostato correttamente).

Adesso vediamo come si fa a impostare e poi a usare il Portachiavi iCloud.

È meglio che sia il Mac il dispositivo dove attivare per primo questa funzione: per quale ragione? Perché probabilmente sarà il Mac, e non l’iPhone o l’iPad, ad avere al suo interno, immagazzinate dentro l’applicazione “Accesso Portachiavi”, il maggior numero di password. “Accesso Portachiavi”, lo ricordo, la trovi dentro la cartella Utility, dentro quella chiamata Applicazioni. 

Lancia le Preferenze di Sistema, vai in iCloud e metti il segno di spunta alla voce «Portachiavi», e inserisci Apple ID e password.

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Inserire la password dell’Apple ID

Apparirà una finestra che ti inviterà a spostarti, prima di procedere, dentro “Sicurezza e Privacy” e in particolare dentro il pannello «Generali»: per quale ragione? Perché il sistema desidera che metti il segno di spunta alla voce “Richiedi password”. Fallo, senza esitare. È un discreto mezzo per proteggere il tuo Mac (meglio impostare, dal menu a discesa, “immediatamente”).

A questo punto occorre fare una scelta. Nella finestra seguente ti sarà chiesto di creare e inserire un codice di sicurezza che userai con la tua password per impostare iCloud Portachiavi sugli altri dispositivi che possiedi. Il codice può essere di 4 cifre, oppure, se premi “Avanzate” scegliere una delle 3 opzioni presenti. Vale a dire:

  • Crea un codice complesso. Invece di usare quello a 4 cifre, un po’ troppo semplice, puoi crearne uno più lungo e quindi più difficile da crackare;
  • La seconda opzione: lasci che sia il sistema a proportene uno. Sarà ben più lungo, come puoi immaginare;
  • Non creare alcun codice. Ma se accetti questa opzione, quando dovrai impostare il portachiavi iCloud su un altro dispositivo, ebbene: lo dovrai approvare da un altro dispositivo. C’è da aggiungere questo: se non crei alcun codice, il portachiavi iCloud non sarà salvaguardato su iCloud (sui server di Apple, per capirci), ma solo in locale (vale a dire: sul tuo Mac). Tuttavia Apple non potrà aiutarti a recuperare il tuo portachiavi iCloud se scordi la password. Quindi rifletti bene (io consiglio di creare un codice).

Hai inserito il codice? Prosegui e ti sarà richiesto di inserire di nuovo il codice; vai avanti. Adesso devi inserire un numero di cellulare che sarà usato per verificare la tua identità tramite l’invio di un sms. Praticamente avrai finito.

Che cosa accadrà? 

All’interno dell’applicazione Accesso Portachiavi, iCloud creerà una nuova cartella, e al suo interno saranno copiate tutte le password disponibili (comprese quelle delle reti Wi-Fi), e poi saranno erogate a tutti i tuoi dispositivi disponibili, sia fissi che mobili.

Ora è tempo di impostare iCloud Portachiavi su un dispositivo iOS, fai così.

Spostati in Impostazioni > iCloud > Portachiavi e attivalo. Inserisci Apple ID e password e procedi. Il resto? Il resto è più o meno come lo abbiamo appena visto sul Mac: la scelta del codice (semplice? Complesso? Niente codice?) e non ci sarà da fare altro.

C’è un passaggio da portare a termine. Vale a dire approvare l’uso del Portachiavi sugli altri dispositivi in tuo possesso. Ma questa operazione è di fatto inutile se in precedenza hai provveduto ad attivare l’autenticazione a 2 fattori.  Sarà sufficiente mettere il segno di spunta alla voce Portachiavi iCloud su ciascuno dei dispositivi.
Non l’hai attivata? Allora devi procedere in questo modo (operazione da ripetere su ciascuno dei tuoi dispositivi, perché il Portachiavi sia attivo e sincronizzato sui dispositivi).

Vai nelle Preferenze di Sistema > iCloud (se è un Mac che devi impostare. Se è un dispositivo iOS: Impostazioni > iCloud). Attiva il portachiavi o mettendo un segno di spunta (sul Mac), oppure abilitandolo con un tocco sul dispositivo iOS. Adesso però devi approvare il dispositivo (fisso o mobile, non importa): ma come? Esatto: usando uno di questi due sistemi.

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Richiedi approvazione

Il primo: usando il codice di sicurezza iCloud. Ti sarà richiesto di inserirlo all’interno di una finestra, e in aggiunta sarà inviato un sms al numero del cellulare che in precedenza hai fornito.

Il secondo: approvando il dispositivo da un altro dispositivo. In pratica: vedrai apparire una notifica per approvare il nuovo dispositivo. Cliccando la notifica sul tuo Mac, lancerai le Preferenze di Sistema e finirai direttamente dentro il pannello iCloud.

Qui troverai, accanto alla voce «Portachiavi» un pulsante chiamato “Opzioni”: cliccalo.

Inserisci il tuo Apple ID e premi il pulsante. La sincronizzazione delle password tra i due apparecchi sarà cosa fatta. Come ho accennato in precedenza, iCloud Portachiavi funziona alla grande, ma solo se per navigare in Internet usi Safari; non funziona con nessuno degli altri navigatori. 

Vedremo adesso come il Portachiavi lavora con il navigatore di Apple Safari

Verifica innanzitutto che Safari sia in grado di lavorarci assieme: su Mac vai nelle Preferenze di Safari (scorciatoia da tastiera Cmd-,), e nel pannello Riempimento automatico metti il segno di spunta (se non ci sono già) alle voci che trovi.

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Pannello Riempimento automatico Safari

Su iOS Impostazioni > Safari > Riempimento automatico, e attiva le voci “Carte di credito” e “Nomi e password”. A questo punto, dopo che tutto è stato impostato e verificato, cosa accadrà?

Quando planerai su un sito Web di cui hai già salvato in precedenza nome utente e password, ci penserà Safari a farsi avanti per proporti di riempire i campi di testo con gli elementi necessari. Senza che tu debba muovere un neurone per ricordarti password e nome utente! Seleziona il nome utente, e sarà riempito anche il campo di testo relativo alla password.

Su un dispositivo iOS la faccenda è identica, o quasi. Basta un tocco sul pulsante azzurro per riempire i campi di testo col password e nome utente (o email).

L’icona della chiave che vedi a destra (esatto, è un pulsante, quindi lo puoi toccare) permette invece di vedere altre password salvate in precedenza. Ma ricorda questo: il Portachiavi “ricorda” quale set di password e nome utente usi per accedere a un certo sito, quindi ti proporrà di usare sempre quello più “popolare”.

E quando arriviamo su un sito e dobbiamo creare una password ex-novo, cosa succede?

Semplice: dopo che avrai inserito il tuo nome utente (ormai un po’ tutti i siti scelgono di richiedere l’indirizzo email dell’utente), nel campo della password apparirà una piccola chiave: premila.

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Comparirà la password pensata per te da Safari. Selezionala o, se sei su iOS, toccala e quella sarà la password per quel sito e verrà salvata su iCloud. Da lì sarà erogata a tutti i dispositivi Apple collegati a quell’account iCloud.

C’è un’altra eventualità: arrivi su un sito di cui Safari non ha mai salvato in precedenza la password. In un caso simile Safari ti proporrà di salvarla. 

Accade qualcosa di analogo quando perfezioni l’acquisto su un sito, e inserisci le credenziali della tua carta di credito: il buon Safari ti chiederà di salvare il numero (ma come ho già rivelato in precedenza: non il CVV, il numero di tre cifre che si trova sul retro della carta). Se accetti, non sarà più necessario digitare quel numero quando effettuerai degli acquisti che richiedono la carta di credito. I campi di testo saranno riempiti da Safari.

Alcuni siti impediscono a Safari di salvare le password, per ragioni di sicurezza. E non c’è nulla da fare. Ogni volta che ci capiterai sopra, dovrai inserirle a mano.

Se dai un’occhiata alle preferenze di Safari (che puoi vedere con la scorciatoia Cmd-,), c’è il pannello “Password”. Per vedere il suo contenuto dovrai inserire la tua password di Amministratore, e solo dopo vedrai l’elenco dei nomi utente e delle password. In alto a destra hai un campo di ricerca per scovare quella che ti serve. Per eliminare una password: selezionala e premi il pulsante «Rimuovi».
Attenzione: non la elimini solo da Safari, ma anche dall’applicazione Accesso Portachiavi e pure da iCloud. Perciò rifletti bene prima di eliminare una password.
In alto a sinistra, la voce “Riempi automaticamente nomi utente e password”. 

Su iOS: Impostazioni > Password e Account e tocca in alto “Password app e siti web”. Inserisci il codice di sblocco (se il tuo dispositivo supporta però il Touch ID o il Face ID: usa quello). Per eliminare una password trascina verso sinistra per vedere comparire il comando “Elimina”. E sarà eliminata sia da iCloud che da tutti i tuoi dispositivi.

Su Mac vai in Applicazioni > Utility e dentro questa cartella troverai anche l’applicazione che cerchi: Accesso Portachiavi.

Una volta lanciata l’applicazione noterai che è presente anche la voce relativa alle Note protette, che però sino a questo momento non sono disponibili su iOS. Le trovi solo sul Mac.

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Le Note protette su Mac

Questo è il funzionamento del Portachiavi iCloud che, come ho detto, lavora con Safari e basta. Le altre applicazioni come LastPass (https://www.lastpass.com/it/) oppure 1Password (https://1password.com, costa 2,99 dollari al mese), oltre a lavorare con Firefox o Chrome, offrono una maggiore flessibilità. Per le carte di credito, salvano anche il codice CVV. 
Permettono pure di salvaguardare i seriali dei propri software (pure gli estremi del proprio passaporto), e la sincronizzazione avviene non solo tra diversi dispositivi appartenenti alla medesima piattaforma. Ma pure tra dispositivi di diverse piattaforme (Mac; Android; iOS).

Un’altra interessante novità introdotta con iOS 12 (parliamo quindi di iPhone o iPad) riguarda i produttori di gestori di password come Lastpass oppure 1Password: per quale motivo? 

Semplice: per consentire agli sviluppatori di terze parti un’integrazione ancora più profonda delle loro app nel sistema operativo mobile di Apple. Adesso vedremo assieme come Apple ha deciso di intervenire.

Innanzitutto devi installare sul tuo dispositivo un altro gestore di password tra quelli che ho elencato in precedenza. Dopo che lo avrai fatto, vai a dare un’occhiata in Impostazioni > Password e account. Lì troverai qualcosa di nuovo. La voce “Riempimento automatico” che sino a poco prima mostrava solo un pulsante, adesso non lo mostrerà più. Ne mostrerà un altro.

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Password e account su iOS

Toccala. Dentro troverai la voce per scegliere se affidare il riempimento delle password all’app di terze parti; o ancora al portachiavi iCloud.

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Consenti inserimento

Quando in seguito dovrai inserire la password su un certo sito, il sistema ti segnalerà chi lo sta facendo: se il portachiavi di iCloud, oppure qualcun altro.

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È sufficiente toccare la scritta perché il riempimento avvenga all’istante (usando però Lastpass). Se però tocchi l’icona della chiave, che cosa succederà?

scegliere-gestore-password

Potrai selezionare il portachiavi con il quale riempire i campi di testo (perché ne hai più di uno!).

Il backup e il ripristino dei dati

Una delle funzioni più importanti di iCloud è, dopo il Portachiavi e assieme a “Trova il mio iPhone”, quella che prevede il backup dei dispositivi iOS, e in caso di problemi, il ripristino dei loro dati. 

Ma quali dati sono salvaguardati?

  1. Le suonerie
  2. Tutti i dati e le impostazioni del sistema operativo iOS
  3. I documenti e le impostazioni relative alle tue applicazioni
  4. Le foto e i video presenti sul tuo dispositivo mobile (Se però hai attivato la Libreria Foto di iCloud sul tuo dispositivo, allora le foto e i video saranno esclusi dal backup in quanto già archiviati su iCloud)
  5. Gli album di foto creati sul tuo dispositivo mobile
  6. La cronologia dei tuoi acquisti di musica, ebook, libri, app, film, programmi TV (attenzione: il backup riguarda le informazioni a proposito dei tuoi acquisti. I contenuti in caso di ripristino da backup, saranno scaricati di nuovo, ovviamente senza alcun addebito. E si intende acquisti solo sui negozi di Apple)
  7. La schermata Home e l’organizzazione delle app
  8. La cronologia delle chiamate
  9. Le conversazioni dell’app Messaggi (SMS e MMS)
  10. I dati sanitari dell’app Salute
  11. La configurazione di HomeKit
  12. Il backup dell’Apple Watch;

Non saranno salvaguardati gli acquisti effettuati sui negozi online di Apple. Vale a dire ebook, musica, film, applicazioni, mail, contatti, preferiti di Safari, note e promemoria, calendario e tutto ciò che è all’interno di iCloud Drive. 

Ma per quale ragione? Semplice: tutto questo “materiale” è già salvaguardato sulla nuvola di Apple.

Come si fa un backup con iCloud del tuo iPhone (o iPad)? 

È semplicissimo. 

Lancia iTunes sul tuo Mac. Collega il tuo dispositivo mobile con il cavo USB al Mac, e selezionalo. 

Nella colonna laterale, seleziona la voce “Riepilogo”: al centro vedrai la sezione “Backup”. Clicca su iCloud e poi premi il pulsante in basso a destra che dice “Applica”.

Non ti sarà sfuggito che è anche possibile effettuare il backup sul tuo Mac, invece che sulla nuvola. Se preferisci questa opzione, clicca sulla voce “Questo computer”, poi premi “Applica” in basso a destra e il backup sarà salvato sul tuo Mac. Ma adesso torniamo a occuparci di iCloud.

Come si procede su iOS? Senza Mac e senza iTunes, ovviamente. Vai in Impostazioni > iCloud > Backup; e attivalo.

Il primo backup sarà piuttosto lungo, proprio perché il primo e sarà salvaguardato tutto; gli altri dovrebbero svolgersi più rapidamente perché saranno salvaguardati solo i file nuovi o modificati. 

Rammenta questo. Il backup sarà effettuato una volta al giorno,in maniera automatica, purché il dispositivo sia collegato a una presa di corrente (o anche al Mac attraverso il cavo USB), ci sia una connessione Wi-Fi accesa, e a essa sia collegato l’iPhone o l’iPad; e infine esso deve essere bloccato (non ci devi lavorare insomma). Per vedere se tutto si è svolto senza intoppi: Impostazioni > iCloud > Backup e come nell’immagine precedente, vedrai la scritta “Ultimo backup riuscito” con la sua data.

Il sistema operativo iOS consente di gestire lo spazio occupato dal backup. Il percorso è: Impostazioni > TuoNome > iCloud > Gestisci spazio. Che cosa troverai qui?

Innanzitutto lo spazio utilizzato, e quello non ancora utilizzato; sotto ecco la voce “Gestisci spazio” che ti permetterà sia di acquistare più spazio sui server di Apple…

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Aumenta spazio iCloud

Sia di avere un’idea di quanto spazio il backup delle app di sistema occupi sulla nuvola iCloud. Un tocco sulle voci relative ai backup e potrai vedere meglio il backup complessivo oltre ad avere la possibilità di scegliere di quali dati effettuare la salvaguardia, e pure quella di eliminare il backup.

In ogni istante puoi intervenire per decidere quale app può effettuare il backup su iCloud; e disabilitare. Quindi: il backup NON avverrà più su iCloud.

E per il ripristino di un iPhone o iPad, come si agisce? 

Prima di partire: si tratta di una procedura un po’ rigida, anzi parecchio rigida. Se per esempio tu desiderassi ripristinare solo qualcosa perché hai perso o cancellato solo quella determinata cosa, be’, non è possibile. Devi ripristinare tutto. È una seccatura? Esatto!

Innanzitutto: il backup, sia per i Mac che per i dispositivi mobili, ha senso farlo se lo fai di frequente. Avere un backup del tuo Mac o iPhone che risale a… Sette mesi fa, non è utilissimo. Meglio di nulla, si dirà; ma ribadisco il concetto. Il backup si deve fare regolarmente, perché in caso di problemi o guai tu possa riavere dati, documenti, e impostazioni i più recenti possibili. Non roba vecchia di mesi e mesi fa!

Per ripristinare il tuo dispositivo mobile vai in Impostazioni > Generali > Ripristina > e tocca: Inizializza contenuto e impostazioni.

Apparirà una schermata che ti domanderà se prima di procedere vuoi effettuare un backup su iCloud in modo da averne uno davvero aggiornatissimo. Se lo hai appena fatto puoi ignorare l’avviso, e procedere.

Dovrai inserire il codice di sblocco per poi toccare per due volte il pulsante: Ripristina. Qualora “Trova il mio iPhone” sia attivato, ti sarà richiesto, prima di procedere, di disattivarlo. Come? Stavolta digitando la tua password iCloud. 

Il ripristino riconduce lo stato del dispositivo alle condizioni in cui era quando è uscito dalla fabbrica. Quando questa operazione sarà giunta al termine, dovrai quindi re-impostare alcune condizioni.
Ritroverai infatti la schermata di benvenuto, quello che ti chiederà la scelta della lingua d’uso del dispositivo, il Paese dove vivi, la rete Wi-Fi, se permettere oppure no alla funzione di Localizzazione di funzionare; eccetera eccetera.

Ma poi dovrai effettuare il ripristino dal backup di iCloud. 

Giungerai quindi a una schermata con diverse opzioni, tra le quali proprio quella che ti interessa: il ripristino di un backup da iCloud. A questo fine dovrai inserire Apple ID e password; selezionare il backup più recente e quindi procedere col ripristino.

E poi abbi pazienza. La procedura si prende un bel po’ di tempo ma alla fine riavrai il tuo iPhone con tutti i dati, le impostazioni e le app: nella condizione in cui era al momento dell’ultimo backup.

La musica e iCloud


La musica è un affare colossale, che produce grandi ricchezze; e questo lo sappiamo. E Apple ha “insegnato” alle case discografiche come ricavare denaro da un settore che pareva “condannato” alla pirateria. Benché questo fenomeno resista ed esista ancora oggi, è grazie all’intuizione di Steve Jobs (che disse qualcosa come: “Diamo alla gente un modo semplice ed economico per acquistare la musica”), che la Rete e la musica collaborano in modo così efficace. 
Ma: Apple come gestisce la musica?

Apple presenta due servizi: iTunes Match e Apple Music, ed entrambi sono a pagamento. Il primo costa 24,99 euro all’anno. Il secondo 9,99 euro al mese (sale a 14,99 al mese se scegli il piano “Famiglia”, sino a 6 persone. Se sei uno studente: 4,99 al mese). Basta lanciare l’applicazione iTunes, spostarsi sullo store di Apple e a destra troveremo i link che conducono a essi.

Cosa succede quando sottoscrivi l’abbonamento a uno di questi servizi? 

Che iTunes inizia a scansionare tutta la musica presente nella tua libreria musicale e lo compara con il database musicale di Apple (ormai ben oltre 30 milioni di brani). Quanto ci impiega? Dipende, come puoi immaginare, dal numero di brani presente nella tua libreria, e dalla tua connessione. Ricordo solo che c’è un limite di brani che puoi “caricare”: 100.000, ma da un tale limite sono esclusi tutti quelli che sono stati acquistati sul negozio di Apple.

Se iTunes si imbatte in un brano acquistato in uno store differente da quello di Apple (magari si tratta di un brano importato da un vecchio disco? Una vecchia musicassetta?), ebbene, sarà comunque erogato a tutti i tuoi dispositivi, ma in una versione superiore. Infatti i brani nella libreria musicale di Apple sono di alta qualità: 256 Kbps, e sono in formato AAC.
Quindi quel vecchissimo brano di Crosby, Still e Nash, che gracchiava come un disperato, lo potrai ascoltare su tutti i tuoi dispositivi con una qualità del suono finalmente superiore. I brani saranno erogati, a questo punto, privi di DRM, e anche se in futuro deciderai di non usufruire più dei servizi a pagamento Apple Music o iTunes Match, resteranno privi di DRM (Digital Rights Management: ovvero la protezione che impedisce la copia dei brani musicali).

Se invece incontra un brano sconosciuto… Sarà caricato sui server di Apple e quindi reso disponibile per tutti i tuoi dispositivi. In questo caso però, non sarà erogato in qualità superiore, ma nella sua qualità originaria. 

Pensi che tutta la tua musica si mangerà in un sol boccone i tuoi 5 GB di spazio su iCloud? Non devi essere preoccupato perché la musica della tua Libreria iTunes non sarà conteggiata. 

La differenza che balza agli occhi tra iTunes Match e Apple Music? 

Che il secondo non solo ti permette, come il primo, di avere con te tutta la tua musica, sempre disponibile su tutti i tuoi dispositivi.
Ma permette di accedere a tutto il catalogo musicale di Apple, da qualunque tuo dispositivo, e di ascoltarlo in streaming o di scaricare brani per poi ascoltarli con calma in un altro momento, anche se sei offline. Però i brani scaricati in questa modalità, e che quindi non sono stati acquistati in precedenza da te, hanno il DRM, o lucchetto digitale. Per impedirti di condividere quei brani con chiunque.

Come si attiva iTunes Match? Lancia iTunes, e a destra nella finestra clicca il link che dice: «iTunes Match». Clicca su «Abbonati per 24,99 euro all’anno» e procedi.

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La schermata iTunes Match

Inserisci Apple ID e password e dopo qualche istante avrà inizio l’operazione di scansione della libreria musicale presente sul tuo Mac. Come detto, il tempo che impiegherà dipende dall’ampiezza della tua libreria. Se chiudi iTunes però interromperai il processo che riprenderà solo quando lancerai di nuovo l’applicazione. Se invece la lasci aperta, potrai comunque continuare a usarla normalmente.

Puoi attivare iTunes Match anche da un dispositivo iOS. Come? 

Impostazioni > Musica e tocca “Iscriviti a iTunes Match”; se non lo vedi, attiva Mostra Apple Music. Comparirà una finestra con un avviso: iTunes Match sostituirà la musica presente sul dispositivo. Tocca “Sostituisci”: i brani presenti sul tuo iPhone o iPad resteranno dove sono. Ovviamente se hai già attivato questo servizio su un Mac, nel giro di un lasso di tempo breve vedrai apparire la musica presente sul tuo Mac.

Fai attenzione: per evitare che iTunes Match scarichi la musica sfruttando la rete cellulare del tuo iPhone, vai in Impostazioni > Musica > Dati cellulari e imposta su “No”. Il download avverrà solo via Wi-Fi.

E per sottoscrivere Apple Music?

Innanzitutto: puoi provare il servizio gratis per tre mesi. Vai su iTunes, e a destra clicca appunto «Apple Music in prova gratuita».

Se invece sei convinto della bontà del servizio e non vedi l’ora di averlo, nella barra di iTunes clicca su “Per te”. A sinistra vedrai un bel pulsante rosso che dice: “Scegli il tuo piano”. Cliccalo e procedi nella scelta tra “Individuale”; “Famiglia”; “Studente”. Non vedi nulla del genere? Allora spostati nelle preferenze di iTunes (la scorciatoia è sempre la stessa: Cmd-,), e nel pannello “Generali” metti il segno di spunta a “Mostra le funzionalità di Apple Music”, premi il pulsante in basso a destra “Ok”, e a questo punto vedrai comparire: “Per te”.

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Le preferenze di iTunes

Gestire le foto

Un altro “argomento” interessante sono le foto (e i video), alle prese con iCloud. Se ti sposti all’interno dell’app Foto del tuo iPhone o iPad, troverai ad accoglierti tre elementi: si tratta della Libreria foto di iCloud; de “Il mio streaming foto”; e la terza funzione: “Album condivisi”. 

Cominciamo a parlare di Album condivisi (in precedenza questa funzione si chiamava Condivisione foto iCloud). Come indica il suo nome, offre la possibilità di condividere le immagini con altre persone. Ecco quali sono le sue peculiarità.

  1. Nessun limite di tempo per le foto condivise
  2. permette la condivisione di album con persone che tu inviti
  3. consente alle persone con le quali condividi gli album di commentare i tuoi scatti, mettere gli immancabili “Mi piace”, aggiungere agli album le proprie foto o video
  4. gestisce sino a 5000 foto e anche video, ma di breve durata

La Libreria iCloud Foto invece si incarica di mantenere sincronizzate, in modo automatico e su tutti i tuoi dispositivi, tutte le foto in essa archiviate. Questo (è importante ricordarlo) va a incidere sulla tua quota di spazio iCloud. Quella di 5 GB è gratis, ma se hai bisogno di più spazio dovrai acquistarne. Inoltre, se ti colleghi al sito icloud.com potrai averla sottomano. Quali sono le sue caratteristiche?

  1. Gestisce sia le foto che i video
  2. carica foto in piena risoluzione, ma può anche archiviarle ottimizzate su ciascun dispositivo (anche l’Apple TV)
  3. non ci sono limiti al numero di foto o video che puoi caricare (ricordi? Se i 5 GB non ti bastano, potrai comprarne ben di più!)
  4. funziona sia con la rete Wi-Fi, che con la rete del tuo operatore telefonico
  5. la sua attivazione disattiva “Il mio streaming foto” e il “Rullino foto”
  6. sincronizza gli album tra i dispositivi

Infine “Il mio streaming foto” che non incide sulla tua quota di spazio in iCloud e che si limita a rendere disponibile su tutti i tuoi dispositivi le foto più recenti. Le sue caratteristiche?

  1. Supporta solo foto (niente video)
  2. archivia solo le 1000 foto più recenti su ciascun dispositivo
  3. l’archiviazione ha termine dopo 30 giorni
  4. Lavora solo in presenza di una connessione Wi-Fi
  5. Non lavora in maniera retroattiva. Significa che carica le foto che scatti dal momento in cui attivi questa funzione, ma non si incarica affatto di caricare gli scatti effettuati in precedenza
  • carica foto originali ad alta risoluzione, che però saranno inviate ai dispositivi iOS con una risoluzione inferiore

Vediamo come usare la Libreria foto di iCloud. Per prima cosa occorre attivarla. Sul tuo Mac lancia le Preferenze di Sistema > iCloud, e accanto alla voce Foto, premi “Opzioni”.

Scenderà una finestra: metti il segno di spunta a Libreria foto di iCloud.

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Attivare Libreria foto iCloud

L’altro sistema è lanciare l’applicazione Foto, spostarsi nelle sue Preferenze, entrare nel pannello iCloud e selezionare “Libreria foto iCloud”.

La faccenda si prenderà il suo tempo (dipende dal numero di immagini presenti). Tuttavia è bene specificare questo: dentro le preferenze di Foto, o meglio all’interno del pannello iCloud, vedrai due voci che interessano i tuoi scatti.

Occorrerà decidere se attivare “Scarica originali su questo Mac” (il che significa: scaricare sul tuo Mac le copie di tutte le tue foto, alla massima risoluzione). 

Oppure “Ottimizza archiviazione Mac” (sul tuo Mac ci saranno solo foto a bassa risoluzione, mentre gli originali saranno sulla nuvola di Apple). 

Questo vuol dire anche che d’ora in poi le tue foto saranno visibili sia all’interno del sito iCloud, ma anche sulle Apple TV di quarta generazione. 

E su un dispositivo iOS? Impostazioni > iCloud > Foto e attiva la funzione! 

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Attivare Foto di iCloud su iPhone

Anche qui avremo due opzioni: quella per mantenere gli scatti originali sul tuo dispositivo (purché ci sia spazio a sufficienza); oppure scaricare sul dispositivo scatti a bassa risoluzione e conservare sui server di Apple le stesse foto, ma ad alta risoluzione.

Nient’altro. Come detto in precedenza, l’attivazione di questa funzione comporta lo spegnimento della funzione “Il mio streaming foto” (se attivata in precedenza); sia sul Mac che su iOS. E pure del “Rullino foto”.

Le foto presenti sui tuoi dispositivi saranno sincronizzate. Quindi: scatti una foto col tuo iPhone, oppure iPad? Sarà inviata automaticamente a tutti i tuoi dispositivi.

La elimini? Con la Libreria Foto di iCloud attivata, essa non sarà eliminata all’istante, ma in un certo senso “trasferita”, in modo che tu possa recuperarla entro i 30 giorni successivi, se cambi idea. Perché sarà spostata (su iOS), in una cartella chiamata “Eliminati di recente”, mentre su Mac la ritroverai dentro la colonna laterale di Foto (anche lì sarà presente “Eliminati di recente”).

Non scordare mai che questa funzione si “nutre” del tuo spazio iCloud, e 5 GB finiscono presto, se tu ami scattare molto foto.

Il mio streaming foto” invece non usa la tua quota di iCloud, e sincronizza le tue foto su tutti i tuoi dispositivi. Per attivarlo: su iOS vai in impostazioni > iCloud > Foto, e attivalo. Su Mac invece: lancia Foto, e spostati nelle preferenze dell’applicazione, e all’interno del pannello iCloud metti il segno di spunta alla sua voce.

Vediamo da vicino il suo funzionamento.

Quando scatti una foto col tuo iPhone, quel scatto viene inviato a iCloud e da lì a tutti i tuoi dispositivi: ma solo via Wi-Fi. Non c’è una rete Wi-Fi disponibile nei dintorni? Bene: l’invio avverrà quando ce ne sarà una, nel frattempo resterà sul tuo dispositivo. Se il tuo Mac ha ancora la porta per una scheda SD; o più semplicemente se colleghi con il cavo USB la tua fotocamera al Mac: le foto saranno importate dentro all’applicazione Foto, e da lì saranno spedite alla nuvola di Apple. Da lì, se e quando ci sarà una connessione Wi-Fi disponibile, le ritroverai sui tuoi altri dispositivi iOS. Le foto sono archiviate solo per 30 giorni. Dopo, le più vecchie cominceranno a essere eliminate: dalla nuvola di Apple, ovviamente.

Altro limite: questa funzione non permette di archiviare su iCloud più di 1000 foto. Quando scatti col tuo iPhone la foto 1001… la più vecchia immagine scomparirà da “Il mio streaming foto” (restando sul dispositivo che l’ha scattata). 

Inoltre non supporta i video e nemmeno i “Live Photos”, perché questi ultimi sono una specie di “ibrido”, tra foto e video. 

Dimenticavo: non è una funzione retroattiva. Vale a dire: se la attivi adesso, saranno caricate solo le foto scattate dal momento dell’attivazione in avanti; tutte le altre (quelle di ieri per esempio), non saranno aggiunte a “Il mio streaming foto”.

Come ho scritto in precedenza: quando attivi la Libreria Foto di iCloud viene disattivata la funzione “Il mio streaming Foto”. E per un evidente motivo: la Libreria fa di più e meglio. 

Se desideri eliminare una o più foto da “Il mio streaming foto” del tuo iPad o iPhone, e hai la Libreria foto iCloud attiva: devi usare il Mac. Non puoi farlo da un dispositivo iOS. Infatti nell’applicazione Foto del tuo Mac, nella colonna laterale sinistra, troverai proprio quello che ti serve. Vale a dire la cartella Tutte le foto. Se in questa stessa colonna trovi la cartella «Il mio streaming foto» vuol dire che sul tuo Mac non hai ancora attivata la Libreria foto iCloud, perché basta mettere il segno di spunta alla voce dentro il pannello iCloud delle preferenze dell’app, per vederla sparire all’istante.

La Libreria foto iCloud non è attiva su iOS? Scommetto che lo hai già capito. Per cancellare una o più foto dal tuo iPhone o iPad, apri l’app Foto, tocca la cartella Album > il Mio streaming foto. In alto a destra tocca “Seleziona”, tocca le immagini da eliminare e per finire tocca l’icona del cestino. 

Cosa succede con questa funzione attivata sul Mac? 

Mettere il segno di spunta a “Il mio streaming foto” significa che le tutte le foto scattate, saranno scaricate sul tuo Mac (oltre ad aggiungere nella barra laterale di Foto una cartella chiamata “Il mio streaming foto”).

Nulla ti proibisce di aggiungere foto allo streaming anche manualmente. Su Mac devi selezionare le foto e trascinarle nella barra laterale e poi rilasciarle sulla cartella “Il mio streaming foto”. Invece su iOS devi selezionare gli scatti, premere il pulsante della condivisione e scegliere iCloud > Il mio streaming foto.

Eliminare le immagini da “Il mio streaming Foto” dall’applicazione Foto su Mac è semplice. Seleziona la cartella, poi premi il pulsante Cancella (quello sopra il tasto Invio della tastiera del tuo Mac). Questa operazione elimina appunto le immagini selezionate dallo Streaming Foto come da iCloud e dagli altri dispositivi iOS. 


Infine l’ultima funzione: quella chiamata “Album Condivisi”. Permette di condividere album di foto con altre persone, invitandole a commentare, a mettere il classico “Mi piace”, e ancora a sottoscrivere quell’album in modo da avere le notifiche se per esempio ci aggiungerai altri scatti.

Un album condiviso gestisce sino a un massimo di 5000 immagini e anche video, purché non abbiamo una durata maggiore di 5 minuti. Non esiste neppure un limite di tempo per questi album condivisi: resteranno sulla nuvola di Apple finché non sarai tu a decidere del loro destino. 

Per attivarlo: su iOS Impostazioni > iCloud e attivalo.

Su Mac lancia l’app Foto, Preferenze, entra nel solito pannello chiamato “iCloud” e infine metti il segno di spunta alla voce in basso. Nient’altro.

Occorre riempire questo album con delle foto che poi condivideremo.
Lancia, sul tuo dispositivo iOS, l’app Foto, scegli gli scatti o il video che desideri condividere. In alto a destra tocca il comando Seleziona, seleziona gli elementi, e poi tocca in basso a sinistra il pulsante della condivisione. Troverai la voce che recita: “Album condivisi”: toccala.

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Condividere gli scatti

Se non hai mai creato un album in precedenza: inserisci un nome, e poi tocca “Avanti”.

La schermata seguente consente di inserire gli indirizzi email delle persone con le quali vuoi condividere le foto (e potranno essere solo utenti iCloud). Quindi tocca «Crea» e inserisci un commento, se lo vuoi, e tocca «Pubblica» in alto a destra. 

La procedura è differente se tu hai già un album di foto condivise. In questo caso ti sarà mostrato l’ultimo album usato di recente; aggiungi un commento (ma puoi sempre saltare questo passaggio), tocca “Pubblica” in alto a destra e gli scatti saranno aggiunti all’album selezionato. 

Vuoi invece creare un nuovo album? Tocca in basso “Album condiviso”: la schermata seguente presenterà, in alto, il comando per crearne uno ex novo.

Se vorrai aggiungere foto a uno degli album già presenti, ricorda sempre di toccare la voce “Album Condiviso”. La schermata seguente presenterà l’elenco di tutti gli album esistenti. Toccane uno e la foto, (oppure le foto, o i video) sarà inserita in modo automatico dentro quell’album. 

Le persone con cui condividi questi album riceveranno una mail con un link che li avviserà dell’album condiviso. 

Vorrai aggiungere in futuro una o più foto (o video) a un album esistente? Niente di più semplice. Apri l’app Foto e tocca in basso “Condivise”, quindi tocca l’album al quale vuoi aggiungere nuovi elementi. Poi, tocca il segno dell’addizione, ben evidente.

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Aggiungere foto a un album condiviso esistente

Seleziona le foto e infine tocca “Fine”.

Vuoi modificare qualche cosa nelle impostazioni di un singolo album condiviso? Devi toccare “Condivise”, poi il nome dell’album. In basso due pannelli: Foto e Persone. Tocca quest’ultimo.

Per esempio puoi invitare altre persone ancora (per un massimo di 100 persone per ogni album). Decidere se gli invitati possono aggiungere all’album le loro foto o i loro video. Se vuoi ricevere le notifiche quando qualcuno degli invitati aggiunge un “mi piace”; ma anche eliminare l’album condiviso (le immagini non saranno eliminate: si elimina solo l’album condiviso, appunto).

Solo gli utenti iCloud possono vedere questi album. E per tutti gli altri? Esiste, proprio qui, la voce: “Sito web pubblico”. Tutte le persone che non hanno un dispositivo iOS, possono comunque essere coinvolte. Devi attivare questa voce, toccare il comando “Condividi link” e scegliere il mezzo (mail?), per condividerlo. E tutti lo potranno vedere. 

Se vuoi aggiungere delle foto a un album condiviso, e le foto sono sul Mac? Innanzitutto assicurati che nelle preferenze dell’applicazione Foto l’opzione “Album condivisi” sia spuntata.

Poi seleziona le foto, e premi il pulsante della condivisione. Seleziona la voce che ti serve: “Album condivisi”.

Quello che apparirà sarà l’elenco degli album già esistenti (basterà selezionarne uno perché la foto, o le foto, ci finiscano dentro). Puoi anche crearne uno nuovo di zecca, naturalmente, oltre a aggiungere un commento, se lo vorrai.

Cosa fare, se sei su un Mac, per modificare le impostazioni di uno o più album condivisi? Innanzitutto: nella tua barra laterale appariranno proprio gli album condivisi.

Seleziona l’album condiviso. Nella barra dell’applicazione Foto premi il pulsante, accanto a quella per la condivisione, che contiene la sagoma di una testa: quello che apparirà ti permetterà di eliminare l’album condiviso (non le foto); modificare il nome, invitare altri utenti; permettere di pubblicare sul tuo album le loro foto o video; ricevere notifiche se qualcuno commenta, mette “Mi piace”, oppure inseriscono foto o video. E l’opzione per rendere l’album un sito pubblico, visibile a chiunque.

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Eliminare un album condiviso

Un altro modo per eliminare un album condiviso è premere il tasto destro del mouse sul suo nome nella barra laterale dell’applicazione Foto, e scegliere il comando: “Elimina album condiviso”.

Qui scoprirai così un altro comando: “Riproduci presentazione” con due pannelli. Uno dedicato ai temi, l’altro alla musica.

Di fatto questa funzione attiva… una presentazione delle foto di quell’album, con tanto di accompagnamento sonoro (pescato dalla tua libreria musicale iTunes), e applica alla transizione delle foto gli effetti disponibili. Vale a dire Scorrimento, Riflessi; Ken Burns; Rivista; Classico; Origami; Stampe vintage.

Attivare e usare In famiglia

La funzione “In famiglia” è indirizzata a quelle famiglie (con tanto di pargoli) che acquistano e condividono contenuti presenti sui negozi online di Apple. E mi riferisco quindi a film, musica, libri o applicazioni. Per Apple il numero di componenti deve essere al massimo 6. Richiede almeno iOS 8 per quanto riguarda gli iPhone e gli iPad; per il Mac è necessario almeno macOS Yosemite.

Perché attivare la funzione In famiglia e soprattutto quali sono i vantaggi?

Se ci sono dei minori (Apple con questo termine si riferisce a individui sotto i 13 anni), con “In famiglia” costoro prima di acquistare qualcosa su uno dei negozi di Apple (ovviamente non vale per Amazon o per gli altri store online), dovranno ottenere il permesso da un genitore, per procedere.

Gli acquisti di tutti i membri familiari saranno addebitati solo sulla carta di credito dell’organizzatore. Apple definisce così, in modo pomposo, colui o colei che attiva la funzione, e inserisce in seguito gli altri membri della famiglia.

Tutti i componenti della famiglia avranno pieno accesso ai contenuti altrui, anche se ci sarà sempre la possibilità di nascondere particolari elementi. I familiari, con questa funzione, potranno condividere con semplicità la loro posizione (grazie all’app Trova Amici) e i loro dispositivi (con Trova il mio iPhone). Ma anche il piano di archiviazione di iCloud.

L’attivazione di questa funzione produce anche l’apparizione di un promemoria, un calendario e un album di foto condivisi.
Vediamo come procedere con l’attivazione della funzione In famiglia

Sul Mac, lancia le Preferenze di Sistema e vai in iCloud. Premi il pulsante “Configura famiglia”, poi “Continua”.

Chi attiva questa funzione, te lo ricordo, ha lo “status” di organizzatore della famiglia.

La schermata seguente chiede di confermare che gli acquisti effettuati dall’organizzatore saranno poi condivisi con la famiglia. Ci si può anche rifiutare di condividerli e farlo in un altro momento, come vedi. Premi: Continua.

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Condividere gli acquisti

Altra schermata. Qui inserirai le informazioni della tua carta di credito che gli altri membri della famiglia useranno per effettuare acquisti sui negozi di Apple. Se in precedenza hai già provveduto a inserire gli estremi della tua carta di credito, dovrai solo confermare; oppure indicare un altro metodo di pagamento. Premi: Continua.

Adesso, nella nuova schermata, decidi se condividere oppure no la tua posizione con i membri della famiglia. Se sei d’accordo, spunta “Condividi la tua posizione”. Altrimenti “Non ora”;

Finito.

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Condividere la tua posizione

Una volta terminata questa fase, c’è da completarla con il resto. Puoi selezionare l’organizzatore per avere un riepilogo dei suoi poteri (e dei suoi oneri: è lui che paga!).

Ci sono due pannelli: il primo “Membri della famiglia” che riepiloga un poco alcuni elementi essenziali e contiene il pulsante per disattivare proprio “In famiglia”. 

Il secondo pannello “Le mie app e i miei servizi”. Qui potrai per esempio condividere o oppure no i tuoi acquisti con il resto della famiglia; ma non solo.

Puoi disabilitare o abilitare la condivisione del tuo spazio iCloud con gli altri; la posizione; e infine se hai attivato il servizio a pagamento Apple Music, consentire agli altri componenti della famiglia di accedere alla libreria musicale di Apple. 

Se scegli di condividere anche lo spazio iCloud, dopo che avrai attivato questa opzione (su Mac o iOS), gli altri membri della famiglia potranno all’istante utilizzarlo. Riceveranno una mail con allegate le istruzioni per la condivisione.

Una volta terminata l’attivazione, riceverai anche una mail di benvenuto da parte di Apple.

Per aggiungere gli altri componenti della famiglia occorrerà cliccare sul segno di addizione presente nella colonna a sinistra, in basso. Il meno, ovviamente, eliminerà da questa funzione il componente selezionato.

Se aggiungi un adulto, o un bambino che già possiede un Apple ID, dovrai inserire un nome oppure un indirizzo email, e premere Continua. La persona riceverà un invito via posta elettronica nella quale saranno contenute le istruzioni da seguire per accettare l’invito. 

Si tratta invece di un bambino senza Apple ID? 

Allora clicca “Crea un Apple ID per un bambino che non dispone di un account”, e premi Continua.

Ci sarà anche da attivare la funzione (esclusiva per i minori di 13 anni) “Chiedi di acquistare”. Questo affinché l’adulto sia avvisato quando il minore sta per procedere con un acquisto; per completarlo sarà necessario l’assenso dell’organizzatore (che mette a disposizione la sua carta di credito, come abbiamo visto in precedenza). È indispensabile che il minore digiti la propria password. Acquisti che si riferiscono solo a ciò che compri sui negozi di Apple (e solo lì: meglio ricordarselo sempre!)

Ma un minore è in grado di ricordarne una molto lunga? Dipende: se è davvero piccolo, no. Se ha sei anni sarà arduo spiegargli che la sua password è così lunga per ragioni di sicurezza. E come ripeto spesso: più è lunga e meglio è. La soluzione? O aspetti che cresca e che sia in grado di ricordare quella password di 22 elementi che tu hai coniato appositamente. Oppure ne crei una semplice, di otto caratteri (che deve contenere però almeno un numero, una lettera maiuscola e una minuscola).

Da ricordare. I membri della famiglia di età inferiore ai 13 anni avranno abilitata per impostazione predefinita l’opzione “Chiedi di acquistare”. Per coloro che invece hanno un’età inferiore ai 18 anni iCloud ti domanderà se desideri attivarla, oppure no.

La funzione In famiglia permette dell’altro: ogni componente di questo gruppo avrà aggiunto all’applicazione Calendario un calendario “Famiglia”, e pure un promemoria “Famiglia” a… esatto, all’applicazione Promemoria. E lo stesso succede anche all’applicazione Foto che si troverà ad avere un album chiamato Famiglia. Queste aggiunte riguardano sia il Mac che i dispositivi iOS.

Ancora: la funzione “Trova Amici” viene di fatto attivata in maniera automatica quando hai terminato di configurare In famiglia, e in questo modo sei in grado di conoscere il luogo dove si trovano i dispositivi degli altri componenti della famiglia. 

L’organizzatore, che come abbiamo visto è colui che attiva la funzione, e aggiunge o elimina i componenti familiari, può anche nascondere gli acquisti di determinate applicazioni. Come?

Su iOS vai sull’applicazione App Store, tocca Aggiornamenti, poi tocca la tua foto (sì, hai letto bene: qui troverai Acquisti). Tocca ancora “I miei acquisti”: ecco l’elenco delle app acquistate. Sposta verso sinistra l’app che desideri nascondere e tocca «Nascondi».

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Nascondere le app acquistate

Su Mac: lancia l’App Store e seleziona nella barra “Acquistate”: troverai l’elenco delle app. Qui dovrai solo premere il tasto destro del Mac sul nome dell’app che desideri nascondere. Apparirà un menu contestuale “Nascondi acquisto”. Selezionalo.

Come si attiva la funzione “Chiedi di acquistare”? Su Mac spostati nelle Preferenze di Sistema e nel pannello iCloud. Nella colonna a sinistra clicca sul pulsante “Gestisci famiglia”, quindi seleziona il nome del minore. Adesso, non resta che selezionare anche “Chiedi di acquistare”.

Su iOS? Praticamente la procedura è la medesima: Impostazioni > iCloud > Famiglia e un tocco sul nome del tuo familiare. E poi, tocca Chiedi di acquistare. Fine.

Adesso prendi il dispositivo del minore ed effettua l’accesso con l’Apple ID del minore sia delle app che nelle Impostazioni. Poi, prendi il tuo dispositivo e accedi col tuo Apple ID. D’ora in poi, quando il minore toccherà il pulsante “Acquista” oppure quello “Installa” presente sui negozi di Apple (e solo sui negozi Apple; tutto questo NON funziona con Amazon, IBS, eBay, eccetera eccetera), sul dispositivo del minore apparirà la scritta “Chiedi di acquistare”. Dovrà toccarla perché il genitore riceva una notifica e a quel punto potrà decidere se accettare quell’acquisto, oppure respingerlo.

La condivisione dello spazio iCloud. Su iOS devi andare in Impostazioni > Tuonome > In famiglia e una volta trovato “Spazio iCloud” potrai abilitarlo con un tocco. Su Mac lancia le Preferenze di Sistema, vai in iCloud poi In Famiglia e attivala.

Come funziona però la condivisione degli acquisti? Innanzitutto: gli acquisti effettuati sui negozi di Apple saranno condivisi tra i membri di In Famiglia, e i costi saranno sostenuti dalla carta di credito dell’organizzatore. Per scaricare su iOS gli acquisti di applicazioni di un altro membro della famiglia sarà necessario andare nell’App Store, selezionare “Aggiornamenti”, toccare la tua immagine in alto, poi “Acquisti” e infine il nome del membro della famiglia.

Su Mac: clicca sull’applicazione App Store, poi “Acquistate” e infine un clic sul nome del membro della famiglia.

Quando si tratta di musica o film: su iOS vai nell’app iTunes Store e in basso tocca “Acquistati” e quindi il nome del membro della famiglia.
Su Mac lancia iTunes, nella parte destra dell’applicazione clicca su “Account”, “Acquisti In famiglia”. Quindi clicca sul nome del membro della famiglia.

Se invece si tratta di libri elettronici? Su Mac lancia l’applicazione iBooks, spostati nello Store e clicca sul link “Acquistati”. Qui dovrai selezionare il nome del membro della famiglia accanto al menu pop-up che vedi in alto.

Su iOS qualcosa di analogo. Lancia l’app, tocca il basso la sezione “Letture” e in alto a destra tocca la tua immagine, poi tocca il nome del membro della famiglia, e seleziona “Acquistati”.

Hai l’Apple TV? In questo caso devi andare in Film > Acquistati > In Famiglia e ancora una volta selezionare il nome del familiare.

Mail, Contatti e Calendario sul sito iCloud

Adesso sul sito iCloud vediamo 3 servizi importanti per l’utente. Vale a dire Mail, Contatti e Calendario. Siccome parliamo di “cloud” ricordiamo che qualunque modifica apportata viene all’istante erogata a tutti i tuoi dispositivi.

Il servizio iCloud Mail permette di avere traccia delle mail inviate, ricevute, inoltrate, e via discorrendo. Ovviamente solo della corrispondenza inviata al tuoindirizzo@mac.com, @me.com e @icloud.com.
Puoi accedere al sito da qualunque computer (anche da un PC) attraverso un navigatore Web, oppure da un programma per la gestione della posta elettronica di terze parti. L’indirizzo è: iCloud.com (ma questo già lo sai). Inutile specificare che una volta dentro, dopo aver inserito Apple ID e password, e selezionata l’icona di Mail, potrai anche scrivere e inviare mail a chiunque. Ed è presente anche una funzione di ricerca.

Offre dei filtri antispam di ottima qualità ma con un difetto piuttosto grave, che perdura nonostante il tempo che passa: può accadere infatti che arrivi ai server di Apple un messaggio sconosciuto, e anche se non si tratta affatto di spam, viene contrassegnato come posta spazzatura. Tu penserai: poco male, ci penserò io a correggere tutto perché come sull’app Mail presente sul mio Mac, ci sarà un pulsante “Non è posta indesiderata”. 

Ma è qui il punto, la falla: Mail iCloud NON fa niente del genere, lo contrassegna come spam, e all’utente non farà sapere un bel nulla.

La sincronizzazione delle mail su tutti i tuoi dispositivi avviene anche se tu non attivi iCloud Mail sui tuoi dispositivi mobili, e per un motivo piuttosto semplice. Occorre ricordare che iCloud è un protocollo IMAP, non POP, e il suo “lavoro” è proprio la sincronizzazione delle mail. 

Bene: tuttavia se tu desideri sincronizzare tutto il resto, vale a dire le firme, VIP, mail contrassegnate, caselle Smart, i mittenti (solo sui Mac anche le caselle Smart e Regole), occorre attivare iCloud Drive. 

Una bella funzione, attivata per impostazione predefinita sui dispositivi iOS e su Mac (e solo per l’account iCloud), è quella chiamata Mail Drop. Sui sistemi iOS è abilitata per impostazione predefinita ma sui Mac devi attivarla. Vai nelle Preferenze di Mail sul tuo Mac, entra nel pannello “Account” e spostati in quello che recita: “Avanzate”; e metti il segno di spunta all’opzione.

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Usare Mail Drop

Vai su iCloud Mail e clicca l’icona dell’ingranaggio in basso a sinistra, quindi apri le Preferenze. Spostati nel pannello Composizione e assicurati che la funzione sia attivata.

A cosa serve Mail Drop? A inviare file pesanti (sino a un massimo di 5 GB). Di solito quando provi a farlo con un account qualsiasi, appare una finestra che ti spiega che non è possibile, proprio perché troppo grande. Questa funzione invece te lo permette: come? Aggirando il problema. Infatti il destinatario (anche se non è un utente Mac o iOS), riceverà un link: sarà sufficiente cliccarlo per eseguire il download dell’allegato. Dopo 30 giorni l’allegato, sui server Apple, sarà eliminato. 

Passiamo ai Contatti dentro il sito iCloud

Come per Mail, il suo scopo è di conservare sincronizzati su tutti i dispositivi i propri contatti, e mantenerli aggiornati in caso di modifiche o l’inserimento di nuovi contatti. Nelle preferenze (l’icona dell’ingranaggio in basso a sinistra), abbiamo i comandi per esportare o importare le VCard.
Ma purtroppo ci sono delle limitazioni bizzarre.

Per esempio: su un dispositivo iOS non c’è verso di rimuovere un contatto da un gruppo (un gruppo è un insieme di contatti come possono essere i colleghi di lavoro, per esempio). E nemmeno di creare (su iOS) dei gruppi; un limite che dura da un bel po’ di tempo. Sono due azioni che potrai ottenere spostandoti o sul tuo Mac, oppure dentro l’app Contatti presente nel sito iCloud.

Sul tuo Mac esiste la possibilità di creare dei gruppi “smart”. Ottimo, vero? Si tratta di gruppi i cui componenti si aggiornano da sé, senza che tu debba intervenire. Tu devi solo indicare i requisiti, e ogni volta che un nuovo contatto rispetterà quei requisiti, sarà aggiunto a quello specifico gruppo. Comodo, veloce. Tuttavia in Contatti iOS non vedrai mai questi gruppi smart. Per quale ragione? Non si sa. Prima o poi Apple si deciderà a superare questi limiti. 

Come funziona la condivisione dei Contatti con un’altra persona (o più persone)? Se stai pensando alla funzione In famiglia: pensi male. Perché non prevede la condivisione dei contatti, nemmeno tra i componenti di una famiglia. Perché? Non si sa. Cambierà in futuro? Può darsi (sarebbe meglio). Per adesso l’unico modo di condividere la propria lista di contatti con un’altra persona è il solito vecchio metodo dell’esportazione (dell’elenco dei contatti) nel formato v-Card (uno standard che tutte le piattaforme riconoscono).

Poi c’è l’app Calendario. Archivia eventi, cose da fare (appuntamenti per esempio), e fa in modo di mantenere questi elementi aggiornati su tutti i dispositivi. Qualunque nuovo evento o modifica effettuata, sarà poi erogata, come sempre, a tutti i dispositivi. Siccome è dentro il sito iCloud, come Mail e Contatti, puoi raggiungerlo con un navigatore Web.

Il funzionamento non è difficile da comprendere. C’è un evento? Si crea, innanzitutto, nella data e nell’ora in cui avverrà. La finestra presenterà il campo di testo “Invitati”: digita l’indirizzo di posta elettronica o il nome della persona da invitare all’evento, e all’istante Calendario mostrerà le occorrenze per quel nome presente dentro la tua rubrica Contatti. Seleziona quello giusto; ma se non è compreso nella lista dei tuoi contatti (magari è un contatto nuovo, ancora da inserire?), continua a digitare.

Accanto al nome dell’invitato apparirà un punto di domanda: cliccalo perché conterrà poche opzioni. Quella per inviare una mail, per modificarlo, oppure per escludere quel contatto dall’evento. Se per una ragione qualunque, la rimozione di una persona avviene dopo che è stato inviato un invito, quella persona riceverà una notifica che lo avviserà della cancellazione dell’evento. 

Per gli utenti di iCloud, l’invito a un evento apparirà proprio nella sezione delle notifiche dell’app Calendario presente dentro il sito iCloud. In quale posto, precisamente? In basso, nella barra dell’app. 

Puoi condividere i tuoi calendari. Nella barra laterale passa il mouse accanto al nome del calendario, e clicca sull’icona.

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La condivisione di un calendario

Il calendario condiviso può essere pubblico o privato; quando scegli “privato” dovrai inserire il nome delle persone (o il loro indirizzo email), e potrai scegliere per ciascuno i privilegi. Vale a dire: possono visualizzare e modificare, oppure solo visualizzare? E questa scelta apparirà quando premi il punto di domanda. Avrai a disposizione anche il comando per rimuovere la persona, e per invitarla ancora. Questo tipo di calendario, vale a dire privato, funziona solo con gli utenti iCloud, e con nessun altro.

Se invece vuoi che sia pubblico, Calendario produrrà un link, che potrai inviare per mail a chi desideri, oppure potrai copiarlo per incollarlo all’interno di una mail. 

Rammenta questo: iTunes permette di sincronizzare di calendari e contatti tra un Mac e iOS usando un cavo USB, oppure la connessione Wi-Fi, escludendo quindi iCloud. 

Come si fa? Per prima cosa devi andare sul tuo dispositivo mobile, e in Impostazioni > iCloud spegni “Calendari e Contatti”. 

Poi, in iTunes su Mac, seleziona il dispositivo, clicca nella colonna laterale sinistra Info e seleziona nelle due sezioni, “Sincronizza Contatti” e “Sincronizza calendari”. In basso, ci sono anche delle impostazioni avanzate. Non ti resta che premere “Applica”.

La sincronizzazione dei documenti con iCloud Drive

Dentro la finestra del Finder del tuo Mac, nella barra laterale, è presenta la cartella iCloud Drive. Se per caso non la vedi e sei certo di averla attivata, vai nelle preferenze del Finder (si attivano sempre alla stessa maniera: Cmd-,), spostati nel pannello “Barra laterale” e metti il segno di spunta alla voce “iCloud Drive”. Ora la vedrai.

Pure i dispositivi iOS ce l’hanno, ovviamente. 

Se però non hai mai attivato iCloud Drive (né su Mac, né su iPhone o iPad), fai così. 

Su Mac spostati nelle Preferenze di Sistema > iCloud e metti il segno di spunta alla casella. 

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Attivare iCloud Drive su Mac

Accanto troverai il pulsante “Opzioni”: dentro saranno presenti le app (anche di terze parti, non solo Apple), che potranno salvaguardare dati e i documenti all’interno di questa cartella. 

Su iOS invece: Impostazioni > iCloud > iCloud Drive e attivala. Anche qui troverai l’elenco delle app che potranno usare la nuvola di Apple per salvaguardare sui suoi server documenti e dati.

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iCloud Drive su iPhone

Questa funzione permette di avere aggiornati, anzi sincronizzati, su tutti i propri dispositivi, i documenti, in modo da poterli avere sempre a portata di mano per modificarli ancora, o eliminarli. E i documenti possono essere raggiunti anche collegandosi al sito icloud.com.

Ricordo che per avere i documenti all’interno di iCloud Drive basta… Salvarli al suo interno. Quando si crea col Mac un documento con Numbers, o Pages per esempio, al momento di salvarlo dovremo scegliere se farlo sul disco rigido; o sulla nuvola di Apple.

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Salvare documenti su iCloud Drive

Niente ti vieta di spostare su iCloud Drive un documento di Pages in precedenza salvato sul disco, o di trasferire su disco ciò che era sulla nuvola. Basterà premere il menu a discesa e selezionare la nuova cartella (per esempio: Documenti, se salvi sul Mac).

Con il rilascio di macOS Sierra Apple ha introdotto la possibilità di sincronizzare la cartella Scrivania e Documenti. L’idea è di avere sempre con sé quello che è salvato al loro interno. Ed è una bella idea, vero? Perché a questo punto saranno raggiungibili non solo da altri Mac, ma anche da dispositivi iOS e attraverso il solito sito icloud.com. Bene.

Oppure no? Tanto per iniziare: Apple non permette di scegliere se sincronizzare solo una delle due: o entrambe, o ciccia!

Concretamente che cosa accade? Dopo che hai attivato questa sincronizzazione, le due cartelle sono trasferite su iCloud Drive. Quindi, come qualunque altro elemento che ha a che fare con il cloud, viene erogato a tutti i tuoi dispositivi e mantenuto sincronizzato. Ogni modifica, si “ripercuote” all’istante ovunque (be’: almeno se c’è la Rete!). Se hai tanta roba (io ho oltre 30 GB di materiale nella cartella Documenti), dovrai acquistare altro spazio sui server di Apple. Infatti i 5 GB gratuiti messi a disposizione, finiranno in un attimo. (Comunque il sistema avvisa se non c’è spazio a sufficienza).

La faccenda del “trasferimento” si prende parecchio tempo (se hai parecchi file), e potrebbe richiedere anche settimane. Pensaci bene, quindi, prima di iniziare. E ricorda che i file saranno sincronizzati solo con gli altri Mac. I dispositivi iOS si limiteranno a mostrare i file, e quando tu avrai necessità di lavorare con quel certo file, solo allora sarà archiviato (scaricato) sul tuo dispositivo.

Altro problema: utilizzi un’applicazione come VirtualBox, o Parallels Desktop o ancora VMware Fusion e sono presenti nella cartella Documenti? Sappi che se un solo file della macchina virtuale viene modificato, l’intera macchina virtuale dovrà essere caricata sui server di Apple e da lì erogata di nuovo agli altri Mac. È bene perciò, prima di attivare questa funzione, spostare altrove questi file, o passeresti le giornate ad avere la rete intasata di file da archiviare sulla nuvola, e soprattutto non li avresti mai sincronizzati con gli altri Mac.

Se metti il segno di spunta alla voce “Ottimizza archiviazione Mac”, il tuo Mac provvederà a cancellare la copia locale dei tuoi documenti lasciando solo la loro icona, quando lo spazio libero sul disco rigido comincerà a scarseggiare. Bene, dirai: ma tanto per iniziare Time Machine non potrà più fare il backup di quei file trasferiti sulla nuvola, né lo potranno fare le altre applicazioni simili. E se la connessione alla Rete salta e tu hai bisogno proprio di quei file sulla nuvola?

Infine: diciamo che cambi idea, e decidi di disattivare questa funzione. Tu ti aspetteresti che tutto venga scaricato sul tuo Mac, nella posizione che occupava in precedenza: illuso (o illusa). Niente del genere.

Toccherà a te trasferire a mano tutti i file; in compenso le cartelle Documenti e Scrivania saranno ricreate nel luogo che occupavano in precedenza. Quindi rifletti bene prima di attivare questa funzione perché richiede:

  • parecchio spazio su iCloud (e se non ce l’hai devi acquistarlo)
  • parecchio tempo per il trasferimento dei file (se la tua connessione è ballerina… Meglio lasciare perdere)
  • infine, se un giorno sceglierai di riavere tutto sul tuo Mac, dovrai faticare un bel po’ (dovrai trasferire tutti i tuoi file a mano)

Se infine vuoi attivare questa funzione (sul Mac): Preferenze di Sistema > iCloud e in iCloud Drive premere “Opzioni”. Nella finestra che appare, metti il segno di spunta alla voce “Cartelle Documenti e Scrivania”.

Altrimenti, vai nell’angolo superiore sinistro del Mac e premi la Mela e seleziona “Informazioni su questo Mac”. Nella finestra che appare premi il pannello “Archiviazione”.

Poi, premi “Gestisci” e nella barra laterale seleziona “iCloud Drive” e premi il pulsante “Abilita Scrivania e Documenti di iCloud”.

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Abilita Scrivania e Documenti

Se invece sceglierai di disabilitare tutto, dovrai fare il cammino inverso (questo è evidente!).

Due parole su una funzione che abbiamo visto in precedenza. Lancia perciò le Preferenze di Sistema e clicca su iCloud. Premi il tasto “Opzioni” accanto a iCloud Drive. Nella finestra che scenderà, in basso, la voce “Ottimizza archiviazione Mac”. Nel concreto questo cosa significa?

Se è spuntata, il Mac mantiene una copia di tutto quello che c’è nella cartella iCloud Drive sul tuo computer; in locale, come si dice. Se hai attivato la sincronizzazione della cartella Documenti e Scrivania: lo stesso. Ma lo farà solo finché avrai spazio su disco.

Quando inizierà a scarseggiare, iCloud Drive inizierà a cancellare i documenti più vecchi sul tuo Mac, lasciando però le loro icone e i relativi metadati. E gli originali? Sulla nuvola di Apple. Ti serve quel documento, trasferito sulla nuvola? Sarà scaricato.

Tutto bene quindi? Forse. Ancora una volta: se il file trasferito sulla nuvola ti serve, e la connessione alla Rete è fuori servizio? Un bel problema. Non è nemmeno escluso che i tuoi file… Spariscano! (C’è sempre qualcosa che va storto, giusto?). Pensaci bene prima di mettere il segno di spunta.

Parliamo adesso di iCloud Drive. Dopo che avrai attivato questa funzione, vedrai una semplice cartella che racchiude… Altre cartelle. Tutto funziona come con le altre cartelle del Finder. Quindi: trascini il file dentro o fuori una cartella, per esempio. Ma niente ti vieta di salvare un singolo file al di fuori delle cartelle già presenti; di creare una cartella (o più di una) dentro iCloud Drive. Insomma: il suo comportamento non cambia: è come stare sul Finder di macOS. Come detto: è una cartella come tutte le altre.

Quando si salva qualcosa in questa cartella, il sistema segnala, nella colonna laterale del Finder, quello che sta succedendo: si inviano dati ai server di Apple.

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Trasferimento dati

E in seguito apparirà la nuvola per indicare che si tratta di file conservati sulla nuvola di Apple.

Per scorgere la colonna della nuvola nella finestra del Finder: vai nella barra dei menu del Finder, seleziona Vista > Mostra opzioni vista. Metti il segno di spunta alla voce “Stato di iCloud”. 

Quando sei dentro iCloud, la barra di stato del Finder mostra la quantità di spazio presente proprio su iCloud, non sul disco rigido.

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Apple tratta in maniera differente le app che hanno il pieno supporto di iCloud Drive. Per esempio: quando si ha a che fare con la finestra di dialogo “Apri”, nella barra laterale del Finder appare chiaramente che l’app in questione (nell’esempio seguente: Pages), supporta la nuvola.

Quando non c’è alcun supporto, non vedrai nulla del genere.

Queste cartelle del tuo Mac sono raggiungibili dal tuo iPad o iPhone: tocca File > Posizioni.

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Ma restiamo sul Mac. Le cartelle contenute dentro iCloud Drive possono essere riordinate come tutte le altre. Vai nella barra della finestra del Finder e clicca “Disposizione”.

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Il riordino delle cartelle

Doppio clic su una cartella presente su iCloud Drive ed entri dentro e lì troverai i documenti. Che possono essere aperti con l’applicazione che li ha generati, ma anche con un’altra. Un documento .md generato con iAWriter può essere aperto con TextEdit, per esempio. E in seguito modificato e salvato (in .txt).

Certe applicazioni (come quelle della suite iWork, quindi Numbers, Pages e Keynote) hanno la loro propria cartella dentro iCloud Drive, e al loro interno potrai salvare i documenti, se e quando deciderai di salvarli sulla nuvola di Apple. Ma nulla ti proibisce di salvare un documento di testo “.pages” fuori dalla cartella Pages. Non succederà nulla. 

Se desideri modificare il nome di un documento, potrai farlo. Potrai pure trascinarlo sulla scrivania del Mac, e allora apparirà un avviso per chiederti se davvero vuoi fare questo. Questa mossa elimina il documento non solo da iCloud Drive, ma anche da tutti i dispositivi iCloud.

Pure in iOS il contenuto della cartella iCloud Drive può essere riordinato: scorri verso il basso e in alto appariranno 3 opzioni: per data, nome, dimensioni o tag.

Le tre linee che vedi a destra cambiano le disposizione delle cartelle: o vista elenco o vista icone.
A sinistra il comando per creare una nuova cartella.

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iCloud Drive su iOS

Anche qui potrai rinominare o cancellare il file, o spostarlo. Tocca e tieni premuto il file e vedrai apparire un menu con alcuni comandi. Scegli quello che preferisci.

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I comandi disponibili

Se elimini un file archiviato su iCloud Drive, lo potrai “ritrovare” o nel cestino del tuo Mac; oppure all’interno della cartella “Eliminati di recente”.

Sincronizzare Segnalibri, Elenco lettura e pannelli

Altri elementi che iCloud sincronizza, sono i Segnalibri (o Preferiti), l’Elenco lettura e i pannelli. Iniziamo con i Segnalibri.

Il buon iCloud sincronizza i Segnalibri di Safari su tutti i tuoi dispositivi: Mac o iOS. Anche i Segnalibri di Firefox, Chrome e Internet Explorer solo su Windows, ma non c’è verso, su Mac, di sincronizzare i Segnalibri di Firefox o Chrome.

Anche l’Elenco lettura viene sincronizzato su tutti i dispositivi. Permette di salvare e leggere un articolo Web in seguito, magari la sera. Su iOS ti ricordo che devi toccare l’icona della condivisione e quindi “Aggiungi a Elenco lettura”.

Su Mac vai nella barra dei menu di Safari clicca su Segnalibri e poi su “Aggiungi a Elenco lettura”. 

Ma puoi anche premere il pulsante della Condivisione e selezionare il comando apposito. Meglio ancora: impara a memoria la scorciatoia da tastiera (Maiuscolo-Cmd-D).
Quello che quindi salverai sull’iPhone o iPad, lo troverai dentro Elenco lettura del tuo Mac. Grazie a iCloud, come ormai avrai compreso.

La sincronizzazione avviene pure con i pannelli di Safari. Su Mac premi “Mostra tutti i pannelli”, in alto a destra nella barra del navigatore.

Troverai l’elenco dei pannelli di Safari aperti sugli altri dispositivi. Un clic e potrai continuare a navigare su quel sito che avevi iniziato a conoscere sull’iPad o iPhone.

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I pannelli aperti sugli altri dispositivi

Se usi iOS tocca in basso a destra (su iPhone), l’icona dei pannelli e scorri appena verso l’alto per scorgere i pannelli di Safari aperti, per esempio, sul tuo Mac.

Tuttavia iCloud non si ferma certo qui. Vediamo a questo proposito l’app Promemoria. Presente su Mac, su iOS, e pure dentro il sito iCloud.

Un promemoria può essere condiviso, ma mentre un calendario può anche esserlo pubblicamente, il promemoria lo sarà solo privatamente. Su Mac scorri il mouse accanto al nome del tuo promemoria e quando apparirà l’icona, cliccala. Devi inserire il nome oppure l’indirizzo di posta elettronica della persona, o di più persone, con cui vuoi condividere, e poi premere “Fine”.

Su iOS apri Promemoria, tocca Modifica e poi Condivisione. Inserisci il nome o l’indirizzo mail delle persone con le quali vuoi condividere il promemoria. 

Per creare un promemoria su iOS, tocca il segno dell’addizione in alto a destra: potrai scegliere di creare o un promemoria, o un elenco.

Ricorda che adesso (non da adesso, in verità), puoi fare in modo che il promemoria che crei ti invii una notifica quando lasci un luogo, oppure arrivi in un posto. Devi solo attivare “Ricordamelo in un luogo”. Tutto questo per funzionare ha bisogno che la funzione “Localizzazione” sia attivata; se non lo è e attivi “Ricordamelo in un luogo”, apparirà un avviso che ti chiederà di farlo. Tutto questo lo potrai fare anche su un promemoria già creato in precedenza. Devi solo toccare la “i”, attivare l’opzione relativa al luogo, e inserire l’indirizzo. Quindi scegliere quando vuoi avere la notifica: quando arrivi o quando lasci quel luogo?

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Ricordamelo in un luogo

Un promemoria può anche essere condiviso: in quale maniera?

Per prima cosa: in modo privato, mai pubblico. Comunque, su iOS apri l’app e quindi tocca l’elenco che desideri condividere e poi il comando “Modifica” in alto a destra. Tocca “Condivisione” e una volta qui tocca il comando “Aggiungi persona”.

Su Mac (ma anche sul sito iCloud.com) la faccenda è ancora più semplice. Scorri il mouse accanto all’elenco delle varie liste che hai creato e vedrai apparire la piccola icona che indica la condivisione. Un clic su di essa e comparirà quello che ti serve: “Condividi con…”. Inserisci il nome della persona, premi “Fine”, ed è fatta.

In entrambi i casi iCloud si prenderà l’incarico di notificare alla persona che c’è un elenco condiviso, e questo apparirà all’interno della loro app Promemoria.

Affrontiamo Note, sia su Mac, che su iOS, che all’interno del sito icloud.com. Apple ha lavorato per rendere questa applicazione sempre migliore. Infatti oltre a gestire il testo (ma questo lo faceva anche agli inizi), ormai potrai inserire tabelle, stili e indentazione. Modificare il testo inserendo grassetto, corsivo e sottolineato. Su Mac modificare il font; su iOS creare schizzi e assegnare colori (su Mac però potrai solo “guardare”, senza modificare gli schizzi. Né potrai crearne di nuovi sul suo computer). 

Anche proteggere le note con una buona password, ma se la scorderai sarà un bel guaio, perché potrai recuperarla solo se hai un dispositivo mobile con il Touch ID o Face ID. La password infatti non viene salvata all’interno dell’applicazione “Accesso portachiavi”, e se la perdi e non hai il Touch ID, o appunto il Face ID, allora non potrai più accedervi. Per questo Apple consiglia di inserire un suggerimento, al momento della creazione della password. Potrai inoltre allegare PDF, foto, brevi filmati, memo vocali e indirizzi Web.

Prima ho scritto che Note permette di inserire delle note vocali: occorre infatti usare l’app Memo vocali. Una volta effettuata la registrazione e salvata, basterà toccare il pulsante della condivisione e inviarla all’app Note. Il pulsante della condivisione, su Mac o iOS, permette l’invio di testo, pagine Web, foto e video. C’è anche la funzione “collaborativa” che si attiva o toccando l’icona in alto sulla barra dell’app; oppure cliccando nella barra degli strumenti, su Mac, quello che serve.

A questo punto si sceglie lo strumento per la condivisione: mail, messaggi, copiare il link, o una delle reti sociali più popolari.

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Aggiungere utenti alla nota

Chi condivide (ma non è possibile la condivisione pubblica), può in ogni momento decidere di interrompere questa condivisione. Le persone invitate possono modificare il file.

C’è un’altra funzione che si appoggia a iCloud (anche se in realtà non usa esattamente il servizio cloud di Apple): vale a dire gli Appunti Condivisi. Sono necessari alcuni requisiti:

  • Su Mac, il computer deve girare su macOS Sierra o superiore e deve essere un modello introdotto nel 2012 o negli anni seguenti;
  • i dispositivi iOS devono girare su iOS 10 o superiore;
  • i dispositivi devono girare sulla stessa rete Wi-Fi e devono avere il Bluetooth attivato;
  • la funzione Handoff deve essere attivata e l’account iCloud deve essere il medesimo su tutti i dispositivi.

Non ci sono preferenze, e questa funzione è attivata in modo automatico sui dispositivi che hanno i requisiti che ho appena elencato. Ma cosa fa? Ciò che copi, oppure tagli, finisce negli appunti; e fin qui non c’è niente di nuovo. Funziona così da un bel pezzo, da quando è nato il Macintosh (o quasi). Ebbene: questa funzione però consente di sincronizzare l’elemento con gli appunti dei tuoi dispositivi presenti nelle vicinanze. Quindi potrai copiare del testo sul tuo iPhone e incollarlo sull’iPad. 

Inutile specificare che funziona anche se copi sul Mac e incolli sull’iPhone. E mentre il copia e incolla del testo è piuttosto rapido, spesso istantaneo, quello di video o foto richiede un po’ di pazienza.

Ci sono poi altre due app che si appoggiano a iCloud per la sincronizzazione. La prima è Siri. Siccome più lo usi più impara, è bene che tutto questo “apprendimento” non vada perduto. Ma che si possa condividere su tutti i tuoi dispositivi. Se lo usi solo su iPhone, è un peccato che tutto quello che ha imparato rimanga “confinato” su quel dispositivo. Per attivare questa sincronizzazione, su iOS vai in Impostazioni > Tuonome > iCloud e attiva Siri. Su Mac invece Preferenze di Sistema > iCloud e metti il segno di spunta a Siri.


L’altra è l’app Salute, che però è disponibile solo su iPhone. E per questa app puoi utilizzare iCloud per salvaguardare i tuoi dati sui server Apple, oltre a sincronizzarli sugli altri iPhone in tuo possesso. Se vuoi che accada tutto questo: Impostazioni > Tuonome > iCloud e attiva appunto l’app Salute.

Altre app che usano iCloud per vedere i propri dati sempre sincronizzati su qualunque dispositivo sono: Borsa; Memo vocali; News (anche se per ora non presente in Europa).

Infine l’app Messaggi. Tutti sanno bene di che cosa si tratti: un’app su iOS che permette di inviare messaggi e SMS ma soprattutto di tenerli sempre sincronizzati su tutti i tuoi dispositivi. È presente anche su macOS (devi possedere almeno High Sierra 10.13.5; iOS 11.4 o superiore). 

Per usare Messaggi deve avere iCloud attivato (anche il Portachiavi però) e poi attivare l’app su ciascuno dei tuoi dispositivi. Anche l’attivazione a 2 fattori deve far parte della partita.

Vediamo come si può attivare sul Mac. 

Basta lanciare l’applicazione Messaggi e spostarsi poi nelle Preferenze (usa la scorciatoia Cmd-,). Qui troverai il pannello iMessage; metti il segno di spunta alla voce.

Puoi anche premere il pulsante “Sincronizza adesso” (che diventerà cliccabile solo dopo che avrai attivato tutto questo, naturalmente), per effettuare una sincronizzazione all’istante.

Su iOS: vai in Impostazioni e in alto tocca il tuo nome. Una volta dentro tocca iCloud e attiva “Messaggi”. A questo punto tutti i tuoi messaggi saranno sincronizzati all’istante. 

La cartella File e iCloud Drive

C’è il rischio di confondersi: iCloud Drive (e fin qui ci siamo) e poi la cartella File. Sono la stessa cosa? Anche se fanno praticamente la medesima cosa, in realtà sono un poco differenti. Innanzitutto su iOS 12 hai un’app chiamata appunto File. 

“Dentro” c’è una sezione chiamata “Posizioni” e lì troverai iCloud Drive. 

La differenza, quello che rende un po’ speciale la cartella File, è che supporta servizi di terze parti quali Dropbox, OneDrive, Google Drive e parecchi altri. Su iPhone tocca l’icona di File, poi in basso tocca “Sfoglia”.

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Dentro la cartella File

Per aggiungere nuovi servizi, oppure per disabilitare quelli già presenti, devi toccare “Modifica” in alto a destra.

Per aggiungere un nuovo servizio devi prima iscriverti e solo dopo potrai venire qui e inserirlo. Le tre righe orizzontali che scorgi nell’immagine precedente servono per modificarne l’ordinamento. Se poggi il dito su di esse e trascini, ne cambierai appunto l’ordinamento.

Se tu “entri” per esempio in Dropbox troverai ad attenderti le cartelle che hai su Dropbox. Potrai navigarci, aprirle, creare nuove cartelle, modificarne la vista, oppure ordinarle per data, nome, dimensioni, o tag.

Puoi anche rinominare il file (basta premere un po’ più a lungo per vedere apparire il menu con alcune voci), o duplicarlo o copiarlo.

Condividerlo (seleziona il singolo file, poi tocca l’icona della condivisione in basso a sinistra), oppure eliminarlo.

Se desideri condividere un certo file con qualche collaboratore o amico, tocca “Aggiungi utenti” che vedi nella parte inferiore della finestra.

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La voce “Aggiungi utenti”

Poi aggiungi gli utenti e scegli come condividere il file (Mail, Messaggi, eccetera).

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Le opzioni di condivisione

Ti ricordo che i file eliminati da iCloud Drive saranno spostati dentro la sezione “Eliminati di recente”. Quelli che invece elimini dagli altri servizi, come per esempio Dropbox, saranno eliminati e non saranno spostati in “Eliminati di recente”.

In alto, avrai sempre disponibile il campo di ricerca per scovare gli elementi che ti servono.

Trova il mio iPhone

La funzione Trova il mio iPhone da sola vale l’attivazione di iCloud. Permette di ritrovare (non sempre, questo è vero), il tuo dispositivo. Che si tratti di Mac, iPad, iPhone, Apple Watch o AirPods. 

Nel caso peggiore (ti è stato rubato?), potrai inizializzare da remoto il dispositivo, oppure impostare un codice di blocco (ma perché non lo hai fatto prima?). Tutto questo lo si può fare anche collegandosi al sito icloud.com da un PC (o un Mac, si capisce), oppure ricorrendo all’app presente sull’iPad o iPhone che sia. È importante, ovviamente, che i dispositivi siano collegati in qualche modo alla rete. O attraverso la rete dell’operatore telefonico (nel caso dell’iPhone e di certi iPad con Sim), o grazie al Wi-Fi (per quegli iPad che non hanno alcuna scheda Sim). La sua utilità è massima quando il dispositivo è sempre collegato alla Rete grazie a un operatore telefonico. Adesso vediamo come funziona tutto questo.

Per prima cosa, occorre sincerarsi che la funzione sia attiva. Su Mac lancia le Preferenze di Sistema > iCloud e assicurati che la voce sia spuntata.

Su iOS Impostazioni > NomeUtente > iCloud, scorri finché non individui “Trova il mio iPhone”.

Scopriamo cosa ci permette di fare questa funzione con l’app presente su un iPhone (sull’iPad è la medesima cosa). Se non è presente sul tuo dispositivo, potrai scaricarla gratis dall’App Store. 

Effettuata questa semplice mossa, nel giro di pochi istanti vedrai il luogo dove si trova il tuo dispositivo, e l’elenco degli altri tuoi dispositivi; anche quelli che non sono in linea in quel momento. Approfitto per ricordare che un computer da scrivania (ma anche il portatile), collegato alla Rete via cavo Ethernet (la classica Adsl insomma) non può essere rintracciato. Bisogna attendere (e sperare), che si colleghi via Wi-Fi.

Il pallino verde indica che il dispositivo è online e ne viene infatti indicata la posizione. Il cerchio azzurro che vedi nell’immagine precedente: più è piccolo, maggiore è la precisione nella localizzazione. Più è grande, minore è la sua affidabilità.

Il pallino rosso indica che non è conosciuta la sua localizzazione, mentre quando lo vedi di colore grigio, significa che non è in linea da parecchio tempo.

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iPad non in linea

L’elenco dei dispositivi lo puoi “nascondere” trascinandolo verso il basso con il dito.
A questo punto, se tocchi la «I» in basso a destra puoi cambiare la visualizzazione: Standard; Ibrida; Satellite.

Per tornare alla schermata precedente tocca “Fine” in alto a destra. La freccia che vedi a sinistra in basso, se toccata, ti riconduce all’istante al luogo dove si trova il dispositivo.

La prima schermata però presenta l’elenco di tutti i dispositivi legati al tuo account iCloud; anche quelli che non sono in linea in quel momento, come detto. Toccane uno, e la schermata muterà e in basso apparirà il comando “Azioni”.

Toccalo.

A destra in alto ci sarà l’icona di un’automobile. Se la tocchi passerai all’app Mappe e così potrai calcolare quanto tempo impiegherai per raggiungere il tuo dispositivo smarrito. Mappe mette a disposizione però diverse opzioni, non solo “In auto”, ma pure a piedi, trasporti o altri servizi. Di solito quest’ultima voce rimanda ad applicazioni di terze parti da acquistare sull’App Store.
In alto a destra c’è una freccia ricurva. Serve, dopo che l’avrai toccata, ad aggiornare la posizione del dispositivo. Se per esempio l’hai lasciato su un autobus, potrai seguirne gli spostamenti. Sotto, l’icona che mostra la carica della batteria.

Quello che più ci interessa sono però le azioni vere e proprie: che sono tre.

Fai suonare. Se tocchi questa voce il dispositivo emetterà un suono al massimo del volume; anche se è in modalità «Non disturbare» e pure se il volume è azzerato. Il buon iCloud avrà cura di inviarti un messaggio email per confermarti che il suono è stato emesso. A che serve? Se il dispositivo è perso, questo può attirare l’attenzione di qualche anima buona che magari ti aiuterà a recuperarlo.

Modalità smarrito. È una voce disponibile anche per gli Apple Watch, e i soli dispositivi iOS. Ti consente di impostare un codice di blocco (meglio farlo sempre prima, non quando il guaio è arrivato), ma anche di inserire il tuo numero di telefono e di scrivere un breve messaggio di testo sullo schermo per aiutare chi troverà il dispositivo a contattarti per la restituzione. Perché tutto questo accada (vale a dire: il codice di blocco entri in azione; l’apparizione del tuo messaggio sullo schermo), è però necessario che l’apparecchio sia online (o torni a esserlo, se si tratta di un iPad senza Sim). Sino a quel momento: ciccia. Altro elemento importante: con la modalità Smarrito attivata, il servizio Apple Pay sarà automaticamente disattivato e non sarà nemmeno possibile usare gli estremi delle carte di credito che hai inserito. Questo avviene anche se il dispositivo è off-line. Siccome attivi questa modalità, Apple saprà che l’iPhone o l’iPad non è più in tuo possesso e bloccherà, da quel momento in poi, le eventuali transazioni effettuate col dispositivo. Solo se lo recupererai tutto tornerà a funzionare come prima.

Inizializza iPhone. È la soluzione più drastica, quando per esempio individui il tuo dispositivo online, bene; ma in Togo. A questo punto sarà perso per sempre, e contattare le autorità locali potrebbe essere un po’ troppo complicato. Quando tocchi questa voce tu dici a iCloud che desideri inizializzare (cancellare) tutti i tuoi dati dal dispositivo. Vedrai apparire sullo schermo un avviso; tocca ancora “Inizializza”. Se il dispositivo è online, l’operazione avrà luogo all’istante. Altrimenti si verificherà solo quando sarà di nuovo collegato al Web.

È bene ricordare che l’attivazione di Trova il mio iPhone porta con sé anche l’attivazione della funzione “Blocca attivazione”. E questo vale anche per l’iPad, l’iPod touch e l’Apple Watch; ma devi attivare appunto, Trova il mio iPhone. Di che cosa si tratta? 

Nel momento stesso che attivi Trova il mio iPhone, il tuo Apple ID viene archiviato nei server di Apple e collegato a quel preciso dispositivo. Da quel momento in poi per disattivare la funzione, inizializzare il dispositivo, riattivarlo e utilizzarlo sarà richiesta la password del tuo Apple ID, oppure il codice del dispositivo. Questo per rendere l’iPhone, o comunque il dispositivo di Apple, un osso molto duro per i ladri. 

E quando ti colleghi al sito icloud.com cosa succede? Adesso vedremo pure questo.

Un clic all’icona “Trova iPhone” e ti ritroverai in un ambiente simile a quello che abbiamo visto sull’iPhone; ma prima dovrai inserire la tua password. 

In alto la voce “Tutti i dispositivi” può essere cliccata per vedere l’elenco dei tuoi dispositivi.

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L’elenco dei tuoi dispositivi

Un clic su uno di essi e ti ritrovi in un’altra schermata.

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iMac online ma nessuna posizione disponibile

Se il Mac non è raggiungibile (perché è online ma col cavo, che non lo rende raggiungibile), potrai mettere il segno di spunta alla voce “Avvisami quando ritrovato”.  Riceverai una mail che ti avviserà se il dispositivo tornerà online. In basso 3 voci.

La prima non ha bisogno di ulteriori spiegazioni: l’iMac, anche se il volume è azzerato oppure è impostata la funzione “Non disturbare”, emetterà un suono al massimo. Ti sarà recapitata una mail per confermarti che questa azione è stata effettuata.

La voce “Blocca”. La trovi solo per i computer Apple. La premi, premi Blocca” ancora una volta e inserisci un codice di 6 cifre (scrivitelo da qualche parte, oppure se hai una memoria di ferro mandalo a memoria). Dovrai ripeterlo ancora una volta, e poi premere “Blocca”; inserisci un messaggio se lo desideri. A questo punto il Mac, se online (e solo se online), si spegnerà all’istante e sarà appunto bloccato. Solo digitando il codice di 6 cifre si potrà di nuovo sbloccare, una volta riavviato.

Infine Inizializza il Mac. Accade la stessa cosa dell’iPhone: tutti i contenuti presenti sul disco rigido del tuo Mac saranno cancellati, ma devi digitare e digitare un’altra volta un codice numerico che potrai usare per sbloccare il dispositivo se e quando sarà recuperato in qualche modo. Potrai pure inserire un breve messaggio che apparirà sullo schermo del Mac se sarà mai ritrovato, e acceso. L’inizializzazione del Mac, però, non è rapida come quella dell’iPhone e dell’Apple Watch (che è invece istantanea). E pure questa operazione avviene solo quando il computer è online.

Attivare la funzione Trova il mio iPhone ha senso però solo se il tuo dispositivo iOS è protetto o da un codice di sblocco; o da Face ID o Touch ID. E non solo. Vai in Impostazioni > Touch ID e codice. Poi scorri verso il basso finché non trovi la sezione “Consenti accesso se bloccato”. E disabilita “Centro di controllo”.
In caso contrario, qualunque ladro con un po’ di esperienza sa bene che è sufficiente risvegliare il tuo iPhone e senza sbloccarlo, evocando il Centro di Controllo, impostare la Modalità “Uso in aereo” per renderlo irraggiungibile.

Lo stesso per il tuo Mac (fisso o portatile che sia): imposta una password e fai in modo che venga richiesta “Immeditamente” (Preferenze di sistema > Sicurezza e privacy; pannello “Generali” e metti il segno di spunta a “Richiedi password” > immediatamente. Altrimenti il ladro impiegherà circa 3 secondi per disattivare l’eventuale Wi-Fi e rendere il tuo Mac “invisibile” e quindi irraggiungibile.

Trova Amici

Esiste l’app per iOS chiamata “Trova Amici”. Il suo fine: individuare i dispositivi mobili che appartengono ai tuoi amici, e che hanno deciso di condividere con te la loro posizione. 

Il suo funzionamento è semplice: Sempronio permette a Caio di sapere dove lui si trovi (o meglio: il suo dispositivo), e a ogni istante Sempronio può decidere di non condividere più la sua posizione. Questa posizione può essere conosciuta non solo attraverso la app per i dispositivi mobili; ma anche recandosi sul sito Web di iCloud; quindi attraverso un Mac. Dubito che la userai sul tuo iMac mentre sono certo che potresti usarla su un iPhone. Comunque su Mac esiste un’estensione, da attivare, che permette di ottenere quello di cui stiamo parlando. Dove? Preferenze di sistema > Estensioni, e nella colonna laterale a sinistra seleziona “Oggi”. Dentro ci troverai “Trova i miei amici”.

Come detto, è sui dispositivi mobili che questa app ha senso. Prendi perciò il tuo iPhone, tocca l’icona dell’app, inserisci password e Apple ID. Ti sarà richiesto il permesso di conoscere il luogo dove ti trovi. 

Tocca “Aggiungi amici” e inserisci il nome della persona con la quale vuoi condividere il luogo dove ti trovi. L’app permette di decidere la durata della condivisione.

Per interrompere all’istante la condivisione, scorri verso sinistra e comparirà il comando “Elimina”.

Non solo questo. Un tocco sull’icona della persona con la quale condividi la tua posizione (persona che può decidere, ovviamente, di condividere la sua con te), apre una nuova finestra. In alto troverai “Contatto”; “Avvisami”; e “Altro”. 

Il primo apre un’interfaccia che permetterà di chiamare col cellulare il contatto, inviargli una mail, avviare una sessione con FaceTime o usare l’app Messaggi. “Avvisami” permette di ricevere una notifica se quella persona va via, oppure arriva in un certo luogo.

“Altro” invece permette di avvisare quella persona quando TU lasci un luogo o ci arrivi.

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Notifica quando arrivi o vai via da un luogo

Se tocchi la tua icona in basso, nella schermata principale dell’app, hai accesso alle poche preferenze dell’applicazione. Potrai attivare o spegnere la voce che permette di condividere la tua posizione. E quella per abilitare le richieste degli amici. 

Un altro modo per disabilitare questa opzione è andare in Impostazioni > NomeUtente > iCloud, poi scorri verso il basso e tocca “Condividi la mia posizione”. Quindi, disattivala.

Tu potrai seguire un massimo di 50 amici, e avere al massimo 50 amici che ti seguono.

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