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Come gestire la privacy in Siri

Come gestire la privacy in Siri

giugno 27, 2025

Siri è l’assistente vocale del tuo iPhone o iPad (anche del Mac). Ci si rivolge a esso per avere una serie di informazioni, o servizi. Ma: la tua privacy? Ci hai mai pensato?

Siri e la privacy

Probabilmente non hai mai davvero pensato a come gestire la privacy (la tua privacy) in Siri. Forse lo usi, ne sei contento. E prima di procedere occorre sempre ricordare che effettivamente Apple, per quanto riguarda la privacy, svolge davvero un buon lavoro. Se certi prodotti della concorrenza “lavorano” meglio, è perché fanno un uso “disinvolto” proprio dei dati che tu fornisci loro.

Dobbiamo ricordare che Siri ha bisogno per funzionare in modo completo, di una connessione alla Rete. Quando parli con Siri, l’assistente vocale passa quello che dici ai server di Apple perché sia elaborata la risposta, in modo da fornirti quello che ti serve.

A questo proposito, Apple afferma di generare un identificatore casuale che non può essere ricondotto all’utente. Le informazioni raccolte (posizione approssimativa se tu l’hai consentita; o audio, se lo hai permesso; o ancora le trascrizioni di quanto hai detto) sono per circa sei mesi associate all’utente. Inoltre, riguardo i suggerimenti basati su Safari e quindi potenzialmente più sensibili perché racchiudono richieste particolarmente personali, l’identificatore casuale cambia ogni 15 inuti.

Siri, come cancellare le informazioni salvate


Nel paragrafo precedente abbiamo indicato che per sei mesi le informazioni dell’utente sono memorizzate, e poi eliminate da Apple.
Vuoi farlo prima? Bene: allora devi andare in Impostazioni > Siri e ricerca > Cronologia di Siri e Dettatura. Tocca quest’ultima voce e tocca ancora il comando che recita Elimina cronologia Siri e dettatura.

Naturalmente qui tu puoi tranquillamente procedere in maniera più drastica e disattivare Siri (se non lo usi…).

Tanto per iniziare devi andare in Impostazioni > Siri e ricerca e quindi disattivare “Ehi Siri”; ma anche il pulsante sotto deve essere disattivato: “Premi il tasto Home per Siri”. Vedrai apparire una finestra che ti chiederà di confermare quanto stai facendo. Questo elimina i tuoi dati associati all’identificatore casuale presente sui server di Apple di cui abbiamo accennato qualche riga fa.

Tutto fatto? Non proprio.


Vai in Impostazioni > Generali > Tastiera e scorri verso il basso sino a “Abilita dettatura”; disabilita anche questa.
Ci sarebbe ancora una cosa da fare: vai sempre in Impostazioni > Privacy > Localizzazione e individua, scorrendo verso il basso, la voce “Siri e Dettatura”. Toccala, e impostala su “Mai”

Quello che Siri sa di te


Se hai un po’ utilizzato Siri sul tuo iPhone o iPad, ti sarai reso conto che l’assistente vocale fa un sacco di cose. Quali?
Non è certo semplice rispondere in maniera esaustiva (bisogna usarlo per capire fino a che punto può… Arrivare Siri. Diciamo che Siri permette queste cose:

  1. Aprire app oppure impostare un timer
  2. Risposte a proposito di dove ti trovi, il tempo atmosferico
  3. Ricerche sul tuo dispositivo che si avvantaggiano anche di app di terze parti
  4. risultati di motori di ricerca grazie però a Safari
  5. La lettura ad alta voce di un messaggio ricevuto (via mail o altro)
  6. Fornirti contenuti multimediali (musica, podcast, ebook, eccetera)
  7. E molto altro ancora


Ma per capire ancora meglio il comportamento vai in Impostazioni > Siri e ricerca, e scorri finché non scovi la sezione “Contenuti da Apple”. Che probabilmente sono attivi (se non li hai già disattivati seguendo questo articolo).

Le due voci (“Mostra in Cerca” e “Mostra in Spotlight”) mostrano i risultati quando ti rivolgi ovviamente alla funzione di ricerca applicata a praticamente ogni contesto compreso ovviamente il motore di ricerca Spotlight (con iOS 15 il sistema può anche riconoscere il testo racchiuso nelle foto. Una funzione che però non tutti gli iPhone supportano).

Ci sono poi altre quattro voci:

  1. Consenti notifiche. Siri è anche in grado di inviarti una notifica con un suggerimento a proposito di una ricerca, oppure di un’azione
  2. Mostra nella libreria app e in Spotlight. Se cerchi app oppure un altro contenuto, Siri ti fornirà dei suggerimenti anche quando ti trovi, appunto, nella Libreria app o in Spotlight
  3. Mostra durante la condivisione. Se scegli di condividere qualcosa con qualcuno, il buon Siri ti offrirà anche dei suggerimenti.
  4. Mostra durante l’ascolto. Ebbene sì; Siri mentre parli potrebbe essere così bravo da fornirti delle idee.

Più usi Siri, più Siri impara

È evidente che più usi Siri, più lui impara a conoscerti e quindi saprà anche servirti meglio. Più cibo (ovvero: informazioni) gli fornisci, maggiore sarà l’utilità che potrai riscontrare con questo assistente sociale. Nulla ti obbliga ad attivarlo; e se lo hai fatto abbiamo anche mostrato come spegnere tutto.

Meno lo usi, più sarà impreciso e meno utile. Ricorda che anche le app di terze parti “collaborano” con Siri. Per scoprirlo devi andare in Impostazioni e toccare il nome di una delle tante app di terze parti che di certo hai installato sul tuo dispositivo mobile. E all’interno di ciascuna di queste app potresti trovare alcune voci. Quali?

In alcuni casi per esempio ecco che vedrai “Impara da questa app”. Vuol dire che quando usi questa app, Siri sarà informato di come lo usi in modo da fornirti, in futuro, suggerimenti tagliati su misura.

Oppure “Usa con “Chiedi a Siri”: alcune informazioni usate all’interno dell’app potrebbero essere inviate ad Apple.

“Mostra contenuto in Cerca”: l’app in questione e i contenuti possono comparire nei risultati di ricerca.

“Suggerisci app” e “Notifiche sui suggerimenti”; ma anche “Mostra nella schermata Home”: significa che i suggerimenti di Siri relativi all’app e ai suoi contenuti potranno apparire in diversi contesti.


Attenzione: non demonizziamo Siri che si presenta come uno strumento efficace e utile. Però dobbiamo ben sapere come funziona, come fa a ottenere certi risultati; e poi decidere liberamente se farne uso; oppure disattivarlo e accontentarci, quindi, di risultati forse meno utili e anche meno precisi.